Miliardari a rischio: 150 famiglie controllano le elezioni USA con 2 miliardi di dollari | È ora di fermare questa distorsione del potere?

Due miliardi di dollari spesi per il voto USA: così 150 super-ricchi “governano” le elezioni americane

Roma – Un recente rapporto di Americans for Tax Fairness ha messo in luce un fenomeno allarmante nel sistema democratico americano: centocinquanta miliardari hanno contribuito con quasi due miliardi di dollari alle campagne per le elezioni presidenziali e congressuali degli Stati Uniti. Di questa imponente cifra, il 72% è stato destinato ai candidati repubblicani, mentre solo il 22% è andato ai democratici. Questi dati evidenziano la crescente influenza delle élite economiche sulle decisioni politiche, un trend che alcuni esperti considerano estremamente preoccupante per la democrazia.

David Kass, direttore esecutivo di Americans for Tax Fairness, ha dichiarato: “La spesa per le campagne elettorali dei miliardari su questa scala soffoca le voci e le preoccupazioni degli americani comuni”. Kass avverte che la situazione attuale rappresenta una delle crisi principali del sistema di finanziamento delle campagne, suggerendo che “dobbiamo frenare il potere politico delle famiglie miliardarie tassandole meglio e limitando le loro donazioni”. Senza tali misure, l’influenza dei super-ricchi continuerà a crescere, a discapito della democrazia.

Un caso emblematico di questa distorsione è rappresentato da Elon Musk, il noto imprenditore e CEO di Tesla e SpaceX, che ha personalmente donato 133 milioni di dollari a un Super PAC creato per sostenere Donald Trump. Le sue campagne sui social media, in particolare sulla piattaforma X, sono state caratteristiche per la diffusione di messaggi spesso fuorvianti e tendenti a denigrare figure di spicco come Kamala Harris.

La situazione si è aggravata quando Musk ha deciso di offrire un premio di 1 milione di dollari al giorno in una lotteria legata a una petizione per registrare i sostenitori di Trump. Una manovra che ha attirato l’attenzione del Dipartimento di Giustizia, il quale ha avvertito Musk che tali attività costituiscono un incentivo monetario illegale per gli elettori. In seguito a questa iniziativa, Larry Krasner, procuratore distrettuale democratico di Philadelphia, ha sporto denuncia contro Musk, etichettando l’operazione come una lotteria illegale che viola le leggi sui consumatori.

La situazione attuale solleva interrogativi cruciali sulle modalità con cui vengono condotte le elezioni negli Stati Uniti. Se da un lato grandi donazioni possono apparire come un normale strumento di campagna politica, dall’altro rischiano di compromettere il principio democratico, erodendo l’uguaglianza di accesso e di voce per tutti i cittadini. L’appello di Kass per un cambiamento di rotta è quindi un invito urgente per una riflessione seria su come la ricchezza influenzi la politica e, in ultima analisi, la vita quotidiana degli americani.