Tragedia a Novi Sad | Come una tettoia ristrutturata ha portato a 12 morti e gravissime ferite!

Tragedia a Novi Sad: Crolla la tettoia della stazione, 12 morti e 30 feriti

ROMA – Una tragedia ha colpito la Serbia nella giornata di ieri, quando una tettoia della stazione ferroviaria di Novi Sad è crollata, causando almeno dodici vittime e circa trenta feriti. L’incidente, che si è verificato intorno a mezzogiorno in un momento di grande affluenza, ha sollevato immediate preoccupazioni sulla sicurezza delle strutture pubbliche nel paese.

Le autorità locali hanno confermato che fra i feriti ci sono tre persone in condizioni gravi, di cui una è considerata critica. Secondo il ministro dell’Interno Ivica Dacic, il numero di morti potrebbe purtroppo aumentare nelle prossime ore, mentre le operazioni di soccorso continuano tra i detriti della tettoia crollata.

Questo crollo avvenuto in una stazione che aveva recentemente riaperto, lo scorso luglio, dopo tre anni di lavori di ristrutturazione, ha suscitato domande sulla qualità degli interventi e sulla supervisione delle opere. Il primo ministro serbo, Miloš Vučević, ha promesso che saranno intraprese indagini rigorose per accertare le responsabilità. "Insisteremo per trovare i responsabili, coloro che avrebbero dovuto garantire la sicurezza della struttura", ha affermato Vučević in un comunicato.

Il drammatico evento ha generato una forte indignazione tra la popolazione, evidenziando una preoccupante disillusione nei confronti delle istituzioni. Operatori e testimoni hanno condiviso momenti di terrore e confusione subito dopo il crollo, mentre molti viaggiatori aspettavano di salire sui treni.

Sui social media, il malcontento si è rapidamente manifestato, con utenti che hanno evidenziato come la corruzione e la cattiva gestione delle opere pubbliche possano mettere in pericolo la vita dei cittadini. La tragedia di Novi Sad è un ulteriore campanello d’allarme su una questione che affligge non solo la Serbia, ma anche molti altri paesi della regione.

Mentre la comunità si stringe attorno alle vittime e alle loro famiglie, l’auspicio è che questa triste circostanza possa portare a un cambiamento reale nella gestione della sicurezza infrastrutturale, affinché simili incidenti non si verifichino mai più.