Capotreno accoltellato in un treno regionale | È davvero sicuro viaggiare in Italia?

Capotreno accoltellato: proclamato uno sciopero nazionale di 8 ore dei trasporti

ROMA – A seguito di un grave incidente avvenuto questo pomeriggio, in cui un capotreno è stato accoltellato mentre prestava servizio sul treno regionale Genova-Busalla, i sindacati di categoria hanno indetto uno sciopero nazionale di 8 ore per domani. Il fermo interesserà il personale di Trenitalia, Trenitalia Tper, Fs Security, Italo Ntv e Trenord, dalle 9 alle 17.

L’aggressione al capotreno non è un episodio isolato, ma segna l’ennesima violenza subita dal personale ferroviario, come denunciato nelle scorse settimane dai sindacati Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Fast Confsal e Orsa Trasporti. Le sigle di categoria mettono in evidenza la gravità della situazione, sottolineando che si tratta di un fenomeno in crescente escalation. “Le violente e reiterate aggressioni al personale mobile registrate negli ultimi mesi” sono diventate insostenibili, affermano i rappresentanti sindacali.

Dalla proclamazione dello sciopero emerge una richiesta urgente di intervento da parte delle autorità competenti. I sindacati denunciano l’assenza di misure concrete a tutela del personale e una mancanza di controlli adeguati sui treni da parte delle forze dell’ordine. Nonostante le ripetute segnalazioni, la situazione di insicurezza persiste, generando preoccupazione tra i lavoratori del settore.

In seguito all’incidente odierno, i sindacati chiedono un fermo e risolutivo intervento a tutela della sicurezza e dell’incolumità delle lavoratrici e dei lavoratori. La scossa emotiva accanto a tensioni crescenti tra il personale ferroviario richiede una risposta immediata e efficace da parte delle istituzioni, al fine di garantire un ambiente di lavoro sicuro e dignitoso.

La mobilitazione di domani, quindi, rappresenta una forte protesta contro la violenza nel lavoro e una richiesta di maggiore protezione per chi quotidianamente svolge compiti cruciali per la mobilità dei cittadini. Lo sciopero non è solo una reazione all’accaduto, ma una chiamata collettiva a ripensare le misure di sicurezza nel trasporto pubblico italiano.