Abramo: Il patriarca che unisce | Ma le sue storie ci dividono davvero?

Palermo si prepara ad accogliere "Abrahams Barn / Figli di Abramo" al Teatro Biondo

Il 5 novembre 2024, il Teatro Biondo di Palermo ospiterĂ  il debutto di "Abrahams Barn / Figli di Abramo", uno spettacolo che invita alla riflessione sulle radici comuni delle tre principali religioni monoteiste: Giudaismo, Cristianesimo e Islam. Scritto da Svein Tindberg e adattato per la scena da Stefano Sabelli, l’opera si propone di far rivivere la figura di Abramo, considerato da molti come il patriarca universale dell’umanitĂ . “Siamo tutti figli di Abramo” è il messaggio centrale che guida la rappresentazione, enfatizzando l’importanza della fratellanza tra i popoli.

Con un mix di affabulazione, ironia e riferimenti all’attualitĂ , lo spettacolo segue il viaggio di un attore e una guida palestinese, entrambi in cerca di "Abramo perduto". Attraverso un percorso ricco di storia, mito e leggenda, l’opera critica i conflitti che hanno caratterizzato i rapporti tra culture e fedi diverse, sottolineando come, nonostante le differenze, i discendenti di Abramo possano e debbano riconoscersi come “fratelli”.

La figura di Abramo è rappresentata non solo come un innovatore, ma anche come il simbolo delle divisioni che si sono create nel corso della storia. “Tutti i tre grandi testi monoteisti” sottolineano come Abramo sia il capostipite delle 12 tribù d’Israele e delle 12 tribù arabiche, ma ogni gruppo narra la storia a proprio modo. Questa probabile interpretazione soggettiva ha portato a conflitti persistenti, rendendo la riunificazione e la comprensione reciproca una sfida apparente.

La regia di Gianluca Iumiento accompagna Stefano Sabelli in un racconto che si arricchisce di esperienze personali, rendendo "Figli di Abramo" non solo informativo ma anche divertente e accessibile. Con una durata di un’ora e mezza, lo spettacolo è accompagnato da musiche originali eseguite dal vivo da Manuel Petti e Daniele Giardina, e da suggestive proiezioni curate da Kezia Terracciano.

In un’epoca segnata da divisioni, "Figli di Abramo" si propone come una celebrazione della solidarietĂ  e della comunitĂ , incoraggiando un dialogo tra culture e fedi diverse. La produzione, che ha giĂ  riscosso consensi in Norvegia, si presenta come un’opera fondamentale per il panorama culturale palermitano, attesa fino al 10 novembre con diversi spettacoli programmati.

Il Teatro Biondo di Palermo, un palcoscenico tradizionalmente dedicato alla promozione di eventi culturali significativi, si dimostra ancora una volta in prima linea nel sostenere la cultura, la comprensione interreligiosa e la tolleranza. Il viaggio di Abramo, quindi, è di tutti noi; e questo spettacolo, sicuramente, sarà un passo verso la ricomposizione di un’umanità che si ritrova nelle sue più antiche origini.