Negli USA al via le elezioni: oltre 78 milioni di voti anticipati
Roma – Oggi si apre ufficialmente il controverso e atteso "election day" negli Stati Uniti, un evento che ha sempre attratto l’attenzione di osservatori e cittadini. Con oltre 78 milioni di voti espressi in anticipo, il panorama elettorale si delineerà in modo significativo, anche se il numero è al di sotto del record stabilito nel 2020, quando, complice la pandemia di Covid-19, circa 101 milioni di americani optarono per il voto anticipato.
Le elezioni di quest’anno vedono sfidarsi la candidata democratica Kamala Harris e il suo rivale repubblicano Donald Trump. Entrambi i contendenti non necessitano di conquistare la maggioranza assoluta dei voti espressi, ma devono puntare a ottenere almeno 270 "grandi elettori". Questi rappresentanti sono cruciali per la vittoria nella corsa verso la Casa Bianca e sono distribuiti in base alla popolazione dei diversi Stati. In totale, gli Stati Uniti offrono 538 "grandi elettori", pari al numero complessivo di senatori e deputati del Congresso, più tre rappresentanti del distretto della Columbia, sede della capitale Washington.
Ma non si vota solo per il presidente. Gli americani sono chiamati anche a rinnovare tutti i 435 seggi della Camera dei Rappresentanti e un terzo del Senato, pari a 34 seggi. Queste elezioni possono influenzare notevolmente il potere del nuovo presidente, poiché la maggioranza al Congresso sarà fondamentale per l’attuazione delle politiche. Attualmente, i Democratici controllano il Senato con 51 seggi contro 49, mentre i Repubblicani dominano alla Camera con 220 seggi.
Questa tornata elettorale si preannuncia quindi cruciale non solo per il futuro della Casa Bianca, ma anche per la stabilità e l’orientamento del Congresso. La combinazione di voti anticipati e l’importanza del controllo legislativo rendono queste elezioni un momento decisivo per il destino politico degli Stati Uniti.