Trump alla Casa Bianca, l’Europa teme i dazi commerciali
ROMA – Con l’elezione di Donald Trump come presidente degli Stati Uniti, l’Europa si trova di fronte a una nuova era di incertezze commerciali. "I dazi potrebbero oscillare tra il 10% e il 20%, a seconda dei settori coinvolti", afferma Gregorio De Felice, chief economist e responsabile della ricerca di Intesa Sanpaolo. Questa previsione emerge in occasione della presentazione del 106esimo Rapporto di analisi dei settori industriali, elaborato dalla banca insieme a Prometeia.
L’area dell’euro vanta un avanzo commerciale negli Stati Uniti di ben 160 miliardi di dollari, di cui 40 miliardi provengono dall’Italia e 60 miliardi dalla Germania. Questi due paesi appariranno quindi tra i piĂą vulnerabili a potenziali nuove tariffe imposte dall’amministrazione Trump. Tuttavia, De Felice sottolinea che l’effetto potrebbe essere attenuato grazie a un possibile rafforzamento del dollaro.
In aggiunta alle preoccupazioni sui dazi, il chief economist mette in guardia anche riguardo a un cambiamento significativo nella politica energetica americana. Trump potrebbe adottare misure che favorirebbero un maggiore consumo di combustibili fossili, accompagnate da un aumento del ricorso all’energia nucleare.
La visione di un futuro commerciale incerto viene ulteriormente elaborata da Alessandra Lanza di Prometeia. “Il rafforzamento dei dazi americani guiderĂ la ricerca di nuove vie commerciali, favorendo una crescita delle triangolazioni.” Nonostante questa dinamica, Lanza rassicura che "il commercio globale non scomparirĂ ; è un’idea impensabile".
In effetti, le elezioni americane suscitano preoccupazioni che si fanno sentire piĂą in Europa che in altre parti del mondo, con paesi che sono giĂ abituati a una serie di restrizioni commerciali in crescita. Secondo Lanza, “questi ostacoli diventano rilevanti, sia per le restrizioni americane che per quelle cinesi.” Così, mentre l’Europa cerca soluzioni alternative al commercio, la sfida di mantenere una crescita sostenuta rimane sempre piĂą pressante.
Con l’elezione di Trump, l’Europa deve prepararsi ad affrontare una nuova fase di instabilità commerciale, studiando attentamente le possibili ripercussioni sui suoi settori industriali e sull’economia globale.