Messina commemora Falcone con una donazione di sangue | Scopri il legame inaspettato tra memoria e solidarietà!

Dal sangue versato al sangue donato: Messina celebra la memoria e la solidarietà

Messina, 7 novembre 2024 – Una giornata densa di emozioni ha caratterizzato l’iniziativa “Dal Sangue Versato al Sangue Donato”, un progetto itinerante che ha fatto tappa nel capoluogo peloritano, promosso dall’Associazione DonatoriNati della Polizia di Stato. L’evento ha avuto l’obiettivo di coltivare la memoria e incoraggiare la solidarietà, creando un momento di riflessione e donazione che ha coinvolto studenti e cittadini.

La mattinata è iniziata in Piazza Pugliatti, di fronte al Palazzo di Giustizia, dove un’autoemoteca dell’Avis Municipale ha fornito la possibilità di donare il sangue, con il supporto del personale medico e sanitario del Policlinico universitario "G. Martino". La donazione di sangue non è solo un gesto di altruismo, ma un segno tangibile di comunità e di impegno verso chi ha bisogno.

Successivamente, il focus si è spostato sulla memoria. È stata svelata la Teca della Quarto Savona 15, che custodisce i resti della Fiat Croma utilizzata dagli agenti di scorta del giudice Giovanni Falcone. Questo simbolo della lotta contro le mafie e del sacrificio di Falcone, della moglie Francesca Morvillo e dei poliziotti Antonio Montinaro, Vito Schifani e Rocco Dicillo, ha attirato molti cittadini che hanno voluto rendere omaggio a uno degli eventi più significativi della storia dell’antimafia siciliana. La Teca rimarrà esposta fino al primo pomeriggio, un invito a non dimenticare il passato e a onorare il sacrificio di coloro che hanno lottato per la giustizia.

Il pomeriggio ha visto poi l’Aula Magna del Rettorato protagonista di un incontro significativo, con la partecipazione della Rettrice prof.ssa Giovanna Spatari e del Direttore generale dell’AOU “G. Martino” Giorgio Giulio Santanocito. La discussione ha visto la partecipazione di una rappresentanza studentesca degli Istituti Superiori e dell’Ateneo, che ha avuto l’opportunità di ascoltare le testimonianze di diversi relatori. Tra i relatori, spiccava la figura di Tina Montinaro, vedova di Antonio, la quale ha fondato l’Associazione Quarto Savona Quindici per mantenere vivo il ricordo della strage di Capaci del 1992 e convertire il dolore in azioni concrete.

In una giornata che ha abbracciato azioni di solidarietà e promozione della memoria, Messina ha dimostrato ancora una volta di saper unire il passato e il presente nella lotta contro l’ingiustizia, trasformando momenti di dolore in spunti di riflessione e di crescita per le future generazioni.