Trump rieletta alla Casa Bianca | Europa e Asia in allerta: come cambieranno gli equilibri globali?

Ucraina e Non Solo: I Rischi dei Rapporti Internazionali con un Trump Rieletto

All’indomani della recente rielezione di Donald Trump, l’analisi delle sue potenziali politiche estere solleva interrogativi significativi sul futuro dei rapporti internazionali, in particolare tra Europa e Stati Uniti, ma anche rispetto alla Cina e alla situazione di Taiwan. Gregory Alegi, professore di Storia delle Americhe presso l’Università Luiss Guido Carli, ha fornito un’interessante prospettiva in un’intervista con l’agenzia Dire, evidenziando le implicazioni delle posizioni di Trump.

“C’è una sola cosa più pericolosa dell’essere nemici degli Stati Uniti: essere loro alleati.” Con questa affermazione provocatoria, Alegi chiarisce il delicato equilibrio di potere che si prospetta.

Secondo il professore, le dichiarazioni elettorali di Trump, come la promessa di concludere la guerra in Ucraina in 24 ore, possono apparire eccessive, ma rivelano una direzione più ampia: lo spostamento dell’attenzione degli Stati Uniti dall’Europa all’Asia, un cambiamento in atto da diversi anni.

Nei suoi commenti, Alegi richiama l’attenzione sulla competizione tra Stati Uniti ed Europa, un tema già presente durante il primo mandato di Trump. “Durante quegli anni, Trump ha adottato un atteggiamento molto aggressivo nei confronti dell’Europa,” afferma il professore, “e ci si deve aspettare una ripetizione di tali dinamiche.” Non si tratta solo di questioni economiche come i dazi, ma anche di diverse priorità culturali e sociali tra le due sponde dell’Atlantico.

L’Ucraina continua a essere un punto focale nelle relazioni internazionali. Alegi prevede che gli Stati Uniti utilizzeranno gli aiuti militari ed economici per indurre l’Ucraina a trattare con la Russia, un approccio che potrebbe alterare significativamente le relazioni tra gli Stati Uniti e l’Unione Europea, nonché tra gli USA e i singoli stati membri.

Ma cosa significa tutto ciò per il futuro dell’Unione Europea? Alegi si chiede se Trump riuscirà a unire o dividere l’UE. La risposta potrebbe risiedere nella crescente responsabilità che l’Europa deve assumere per la propria sicurezza, un passo che, secondo il professore, potrebbe portare a una maggiore indipendenza europea dai legami tradizionali con Washington. “L’asse franco-tedesco potrebbe trarre vantaggio dalla diminuzione dell’influenza americana,” suggerisce.

In un contesto di “giocoleria diplomatica”, Trump dovrà affrontare il challenge di gestire un mosaico complesso di relazioni internazionali. “Scaricare gli alleati è tecnicamente possibile,” ammette Alegi, “ma le vere conseguenze di queste azioni sul primato americano rimangono da vedere.”

A questo proposito, Alegi ricorda anche la situazione di Taiwan, un punto di tensione tra Stati Uniti e Cina. “Tutti si aspettano che Pechino voglia recuperarla,” sostiene, mentre si interroga su come risponderanno gli Stati Uniti a un eventuale assalto cinese all’isola. La cessione di Taiwan rappresenterebbe un’importante “diminutio” del ruolo americano, segnando una pietra miliare significativa nelle relazioni USA-Cina.

In conclusione, la rielezione di Trump non è solo una questione di politica interna; ha ripercussioni profonde su come l’America si relazionerà con i suoi alleati e rivali. La grande sfida si delinea all’orizzonte: mantenere l’equilibrio tra potere, alleanze e responsabilità globali.