Un’italiana in Senegal trasforma il surf in un’opportunità | Come sta rivoluzionando la vita locale e formando atleti olimpici?

Surf in Senegal: l’ispirazione di Marta Imarisio

Nel cuore della costa senegalese, dove le onde si infrangono dolcemente sulla spiaggia, si trova una realtà unica che unisce passione per il surf, aiuto alla comunità locale e la formazione di futuri atleti olimpici. Marta Imarisio, un’italiana originaria di Casale Monferrato, ha realizzato il suo sogno nel 2009, fondando il Malika Surf Camp vicino a Dakar. Ma il suo impegno va oltre l’insegnamento del surf: è un percorso che mira a forgiare nuove generazioni di surfisti e a sostenere l’economia locale.

Marta ha scelto il Senegal per la sua bellezza naturale e per la promessa di onde perfette. “Perché il Senegal? Perché avevo degli amici che mi avevano parlato di queste onde in Senegal, ed era un periodo in cui volevo partire”, ha raccontato a Olympics.com. Grazie a un’opportunità di soggiorno gratuito di sei mesi, la sua avventura è iniziata e, da allora, non si è mai più voltata indietro.

Il Malika Surf Camp, che prenderà il nome dal villaggio che l’ha accolta e che ha unito la sua vita a quella di Aziz, è cresciuto da un piccolo rifugio per un massimo di sei persone a una vera e propria attività economica integrata nella comunità. “Il Malika Surf Camp è poi diventato qualcosa di più grande: un camp più grande, un’attività economica pienamente integrata nella realtà locale”.

Situato a soli 20 minuti dal centro di Dakar, il camp offre non solo corsi di surf per turisti, ma svolge anche un ruolo fondamentale nella comunità. Marta è determinata a creare un ambiente in cui i giovani locali possano imparare a surfare, con l’obiettivo di formare atleti che possano competere a livello internazionale. “Insegnare ai turisti a fare surf, aiutare la comunità locale e forgiare futuri atleti e atlete Olimpici” è la missione di Marta e del suo team.

Il progetto non si limita solo all’aspetto sportivo, ma mira anche a promuovere un nuovo modello di sviluppo economico per la regione. “Volevo provare a fare qualcosa di mio; avevo già il brevetto da istruttrice, quindi ho pensato: proviamo”, ha concluso Marta, sottolineando il suo spirito intraprendente e la volontà di costruire una vita in un luogo che l’ha accolta a braccia aperte.

In un mondo dove lo sport spesso è visto solo come un passatempo, la storia di Marta Imarisio rappresenta un esempio di come la passione possa trasformarsi in un’opportunità non solo per sé stessi, ma per un’intera comunità. Il surf in Senegal non è solo un’attività, ma un veicolo di cambiamento sociale e di crescita personale per tanti giovani.