Operazione anti-estorsione della Polizia di Stato: 7 arresti in Sicilia
Nelle prime ore della mattinata di oggi, 13 novembre, la Polizia di Stato ha eseguito misure cautelari nei confronti di sette persone legate a un gruppo criminale attivo nella provincia di Ragusa, accusato di estorsioni aggravate dal metodo mafioso. L’operazione è stata condotta su disposizione della Procura Distrettuale Antimafia di Catania, evidenziando l’efficacia degli sforzi delle forze dell’ordine nel contrasto alla criminalità organizzata.
Le indagini, portate avanti dalla squadra mobile di Ragusa con la collaborazione dei Commissariati di Vittoria e Comiso, hanno portato all’arresto di quattro indagati, che ora si trovano in custodia cautelare in carcere, e di tre, sottoposti agli arresti domiciliari. Di questi ultimi, uno è già detenuto per un’altra causa. Gli arrestati, di età compresa tra i 20 e i 40 anni, sono accusati di aver perpetrato una serie di estorsioni tra febbraio e agosto 2023, prendendo di mira imprenditori nel settore edilizio.
L’attività illecita si è manifestata attraverso atti intimidatori particolarmente allarmanti. Nel caso di due imprenditori edili a Comiso, gli indagati avrebbero collocato bombole di gas con un finto innesco vicino alle abitazioni e ai luoghi di lavoro delle vittime, minacciando direttamente la loro incolumità e quella delle loro aziende. Questi comportamenti rientrano in un chiaro tentativo di costringere le vittime a pagare il "pizzo".
Le indagini sono state supportate da attività di intercettazione e da operazioni di polizia tradizionali, che hanno rivelato il ruolo centrale di alcuni arrestati nella gestione delle estorsioni, oltre a evidenziare i legami con il clan mafioso "Stidda". Questa rete di intimidazioni e minacce ha dimostrato il persistente problema della criminalità organizzata nella regione.
Più di 60 agenti della Polizia di Stato hanno partecipato all’operazione, che ha visto anche l’impiego di unità cinofile ed elicotteri per garantire la riuscita del blitz, avvenuto all’alba. Gli arrestati sono attualmente reclusi presso la Casa Circondariale di Ragusa e sono a disposizione dell’Autorità Giudiziaria pertinente.
Questo intervento rappresenta un passo significativo nella lotta contro la mafia in Sicilia, sottolineando la determinazione delle autorità nel combattere fenomeni di violenza e intimidazione che danneggiano l’economia e la comunità locale.