Elon Musk contro Sea-Watch | La verità che nessuno si aspettava sul salvataggio in mare!

Sea-Watch risponde a Musk: "Salviamo vite, non siamo criminali"

ROMA – L’organizzazione non governativa Sea-Watch ha rilasciato una dura risposta alle recenti affermazioni di Elon Musk, proprietario della piattaforma social X. In un post, Musk ha definito l’ong "criminale" in seguito a una serie di controversie relative alla gestione dei migranti in Italia. La reazione di Sea-Watch non si è fatta attendere, con un comunicato che espone chiaramente la propria posizione e le accuse rivolte al governo italiano.

“Dopo l’attacco al sistema giudiziario italiano e le parole spese per difendere un governo autoritario, Elon Musk ha attaccato l’organizzazione di soccorso in mare Sea-Watch sulla sua piattaforma X, definendola ‘criminale’”, si legge nel comunicato dell’ong. La coincidenza tra il post di Musk e l’annuncio di un’azione legale contro le autorità italiane ha suscitato ulteriori polemiche. Sea-Watch si sta infatti preparando a querelare il governo italiano per la morte di 21 persone avvenuta in un naufragio il 2 settembre scorso.

L’ong ha messo in evidenza come le sue attività siano focalizzate sul salvataggio di vite umane nel Mediterraneo, considerato come una delle frontiere più mortali al mondo. “Dal 2014, più di 30mila persone sono annegate nel tentativo di mettersi in salvo”, ha ricordato Sea-Watch, aggiungendo che le parole di Musk mirano a screditare chi critica la retorica anti-immigrazione e le politiche poco democratiche.

Oliver Kulikowski, portavoce di Sea-Watch, ha sottolineato che “i capricci di un’elite non ci metteranno a tacere”, definendo Musk un "bullo di internet". In questo contesto di conflitto tra potere e attivismo, l’ong ribadisce l’intenzione di continuare la propria missione: “Sea-Watch continuerà a lottare per un mondo in cui nessuno anneghi in cerca di sicurezza e dignità.”

Questa controversia evidenzia non solo le tensioni sulle politiche migratorie in Europa, ma anche il ruolo delle piattaforme sociali nel dibattito pubblico. La battaglia verbale tra un miliardario influente e un’organizzazione impegnata nel soccorso potrebbe avere ripercussioni più ampie, soprattutto in un periodo in cui i diritti umani e la solidarietà sono messi alla prova da politiche sempre più restrittive.