Sciopero dei lavoratori dell’Amat: la voce dell’opposizione
In un contesto di crescente tensione e preoccupazione, i lavoratori dell’Amat, l’azienda di trasporti pubblico di Palermo, hanno indetto uno sciopero per esprimere il proprio malcontento di fronte a una serie di gravi problematiche che affliggono il servizio. Massimo Giaconia, capogruppo del gruppo Misto e vicepresidente della Terza Commissione consiliare "Società Partecipate", ha espresso la sua piena solidarietà nei confronti dei lavoratori, sottolineando le difficoltà che quotidianamente affrontano.
Nel comunicato rilasciato lo scorso 13 novembre, Giaconia ha fatto riferimento a una situazione insostenibile, caratterizzata da una carenza di personale, guasti frequenti delle vetture e aggressioni subite dal personale. "La loro richiesta di maggiore chiarezza e sicurezza sul futuro dei servizi pubblici è assolutamente legittima", ha affermato il consigliere, evidenziando l’incertezza creata dalla mancata azione dell’amministrazione comunale e dalla governance dell’Amat.
La mancanza di atti amministrativi necessari per il rinnovo del contratto di servizio con la partecipata sta alimentando un clima di preoccupazione. Giaconia ha fatto notare che l’urgenza della situazione diventa ancora più evidente in vista delle scadenze imposte dal Piano di Riequilibrio del Comune. "Siamo a metà novembre e il tempo stringe", ha detto, sottolineando l’importanza della tempestiva approvazione del nuovo contratto di servizio e del piano industriale da parte del Consiglio comunale, che, secondo il consigliere, non sono stati ancora presentati nonostante le ripetute richieste.
Le conseguenze di questo stallo potrebbero essere gravi, non solo per l’azienda e i lavoratori, ma anche per i cittadini di Palermo, che continuano a patire disservizi in un settore cruciale per la qualità della vita urbana. Giaconia ha invitato l’amministrazione comunale e la governance di AMAT a non perdere ulteriore tempo: "È assolutamente necessario procedere con gli atti necessari, affinché il Consiglio comunale possa esprimersi e approvare il contratto di servizio e il piano industriale nei tempi previsti".
Con un chiaro appello all’azione, il consigliere ha ribadito l’impegno dell’opposizione: "Siamo pronti a fare la nostra parte nell’interesse della collettività e dei lavoratori, ma non accetteremo di assistere in silenzio a una gestione che mette a rischio i servizi pubblici essenziali e la dignità dei lavoratori".
La situazione resta dunque critica, con l’auspicio che si possa giungere a una rapida risoluzione delle problematiche per il bene della città e dei suoi abitanti.