Sciopero dei lavoratori Amat in arrivo | È davvero solo una protesta o segna la fine di un’era per il trasporto pubblico a Palermo?

Palermo in Protesta: Sciopero dei Lavoratori dell’Amat, Amella Sottolinea Crisi Profonda

Il clima a Palermo è in ebollizione a seguito dell’annunciato sciopero dei lavoratori dell’Amat, previsto per martedì 19 novembre. Questa mobilitazione non rappresenta solo un gesto di protesta, ma è il sintomo evidente di una crisi strutturale che affligge l’azienda da oltre un anno. La consigliera comunale Concetta Amella ha espresso le sue preoccupazioni riguardo alla situazione attuale, sottolineando le promesse disattese del Comune, relative ai piani industriali e ai contratti di servizio che sarebbero dovuti garantire stabilità e continuità all’azienda di trasporti.

Amella ha richiamato l’attenzione su un elemento chiave: la delibera di Giunta risalente a giugno 2023, che prevedeva la firma di un nuovo contratto di servizio entro marzo 2024, è stata completamente ignorata. Questo ha portato l’Amat a una paralisi, priva di un piano industriale concreto, con ripercussioni significative sulla qualità del servizio offerto ai cittadini.

La situazione attuale del trasporto pubblico si traduce in disservizi e disorganizzazione, compromettendo non solo il diritto al lavoro dei dipendenti, ma anche le reali esigenze dei cittadini palermitani. Amella ha messo in evidenza come i disagi collegati alla crisi dell’Amat siano sempre più evidenti e come la città di Palermo stia perdendo terreno rispetto agli standard europei in materia di trasporti pubblici.

La consigliera ha fatto appello all’amministrazione guidata da Roberto Lagalla e alla governance dell’Amat, esortandoli a sviluppare un piano industriale serio e a siglare un contratto di servizio immediato, fissando tempi certi e risorse adeguate. "Non è più accettabile rimandare le soluzioni e ignorare i problemi," ha dichiarato con fermezza, "lasciando che siano i cittadini e i lavoratori a pagarne le conseguenze."

In un contesto già difficile, il rischio è che Palermo si trovi ulteriormente emarginata, con un servizio di trasporto pubblico che non risponde più alle necessità dei suoi abitanti. La richiesta di un cambiamento è dunque non solo un bisogno organizzativo, ma una vera e propria esigenza collettiva, per riportare la città agli standard e ai servizi che merita.

Le prossime settimane si preannunciano decisive per il futuro dell’Amat e del trasporto pubblico a Palermo, con i lavoratori pronti a mobilitarsi per ottenere le risposte e le soluzioni attese da troppo tempo.