Trovata una pistola “in strada” | L’incredibile verità su un omicidio che sconvolge Napoli!

Tragedia a Napoli: 18enne ucciso, la versione dell’autore non convince il giudice

NAPOLI – La morte di Arcangelo Correra, un ragazzo di 18 anni avvenuta nella notte tra venerdì e sabato, ha scosso profondamente la comunità napoletana. L’ormai noto episodio, che ha avuto luogo in piazzetta Sedil Capuano, ha portato all’arresto di Renato Caiafa, un giovane di 19 anni, accusato di aver sparato alla vittima. Tuttavia, la testimonianza dell’arrestato solleva più di qualche interrogativo.

Secondo quanto dichiarato da Caiafa, il giovane afferma di aver trovato una pistola sulla ruota di un’autovettura parcheggiata in strada. Nonostante la sua versione dei fatti, la giudice per le indagini preliminari, Maria Gabriella Iagulli, non ha creduto alla narrazione dell’indagato. Nell’ordinanza di fermo, infatti, la gip ha ribadito che l’arma utilizzata per il colpo mortale non sarebbe stata trovata per caso, avviando quindi una serie di indagini più serrate riguardo l’origine della pistola.

Caiafa ha sostenuto di aver prelevato l’arma per gioco, mostrando la pistola agli amici e credendo di avere a che fare con un’imitazione, probabilmente priva di tappo rosso. In un momento drammatico, mentre avrebbe effettuato una dimostrazione, il colpo sarebbe partito, ferendo mortalmente Correra. L’indagato ha anche rivelato che Correra lo avrebbe “sfidato a sparare”, mostrando il petto nella frenesia del momento.

La circostanza ha suscitato un’ondata di indignazione e tristezza tra i residenti e i conoscenti della vittima, che ricordano Arcangelo come un ragazzo solare e promettente. La decisione del giudice di applicare la misura cautelare in carcere per i reati di porto, detenzione e ricettazione dell’arma è un chiaro segnale delle gravi implicazioni di questo triste evento.

Mentre gli inquirenti continuano a esaminare la situazione, la necessità di riflettere sulla sicurezza e sull’accessibilità delle armi nelle nostre città diventa sempre più pressante, in un contesto in cui la vita di un giovane si è tragicamente spenta. Il dramma di Napoli si aggiunge a un elenco già troppo lungo di perdite legate alla violenza giovanile, lasciando la comunità in attesa di risposte e giustizia.