Entro il 31 dicembre i Comuni siciliani possono salvare i precari | Ma perché i sindaci stanno ignorando l’avviso dell’assessore?

Enti locali siciliani in allerta: stabilizzazioni del personale precario entro il 31 dicembre

La Regione Sicilia mette in guardia i sindaci: resta poco tempo per garantire la stabilizzazione del personale precario all’interno degli enti locali. L’assessore regionale alle Autonomie locali e alla funzione pubblica, Andrea Messina, ha chiarito che la scadenza per avviare le procedure di stabilizzazione è fissata al 31 dicembre 2024.

In un comunicato ufficiale, Messina ha sottolineato l’importanza di procedere entro la data limite per assicurare certezze ai lavoratori precari e alle loro famiglie, oltre a garantire la continuità nella gestione dei servizi municipali. “Ricordo ai sindaci che la stabilizzazione del personale precario… dovrà avvenire entro il 31 dicembre prossimo,” ha dichiarato. Questo intervento mira a sostenere una stabilizzazione che, secondo l’assessore, rappresenta un passo fondamentale per la crescita e la sicurezza del lavoro negli enti locali siciliani.

L’assessore ha inoltre richiamato l’attenzione sulle deroghe previste dalla normativa statale, evidenziando che “ad oggi, non è contemplata alcuna proroga” rispetto alla scadenza. Questo significa che i sindaci devono agire tempestivamente, evitando di perdere un’opportunità cruciale per il personale precario delle amministrazioni comunali.

Un punto saliente del comunicato riguarda il finanziamento previsto nel decreto Milleproroghe, che copre interamente la spesa a carico della Regione, “senza alcun onere aggiuntivo per gli enti locali.” Ciò offre una potente leva agli amministratori pubblici siciliani per procedere con le stabilizzazioni senza pesare sui bilanci comunali.

La scadenza imminente rappresenta, dunque, una chance anche per i sindaci di mettere a punto strategie mirate e garantire un servizio pubblico più stabile ed efficiente. L’appello di Messina è chiaro: l’importanza della stabilizzazione non è solo un diritto dei lavoratori, ma un dovere verso le comunità e i cittadini che quotidianamente beneficiano dei servizi comunali.

In questa fase di transizione, ci si aspetta una maggior pressione sugli amministratori locali affinché rispettino i tempi stabiliti e si adoperino per contribuire a un futuro lavorativo più certo per tutti i dipendenti degli enti locali in Sicilia.