Lindsey Vonn torna a sci operato: a 40 anni e con un ginocchio artificiale, chi dice che è troppo tardi?

Lindsey Vonn torna in pista a 40 anni con un ginocchio artificiale

ROMA – Una delle icone dello sci alpino, Lindsey Vonn, annuncia il suo ritorno alle gare a 40 anni e dopo un intervento di sostituzione parziale del ginocchio destro. La tre volte medaglia olimpica e quattro volte campionessa della Coppa del Mondo ha rilasciato importanti dichiarazioni al New York Times, comunicando che il suo obiettivo è partecipare alla prossima gara di Coppa del Mondo a Beaver Creek, in Colorado, fissata per il mese prossimo.

Nel corso della sua carriera, Vonn ha collezionato un numero impressionante di successi, diventando la sciatrice più decorata della storia con 82 vittorie in Coppa del Mondo, un record successivamente superato dalla connazionale Mikaela Shiffrin. Dopo essersi ritirata nel 2019 a causa di una serie di infortuni che hanno segnato la sua carriera, la Vonn aveva affermato di non avere intenzione di tornare. Tuttavia, l’ex sciatrice ha rivelato di aver cambiato idea, sorpreso di scoprire di non provare più dolore dopo l’intervento chirurgico.

“Mi è sempre piaciuto gareggiare a Cortina e ho avuto molto successo a Cortina,” ha dichiarato Vonn, riferendosi ai Giochi Invernali del 2026 che si terranno a Milano-Cortina. “Non so cosa mi riserveranno i prossimi mesi e il prossimo anno e mezzo. Quindi non posso dire adesso se è una possibilità.” Queste parole lasciano aperta la porta a un’eventuale partecipazione ai suoi quinti Giochi Olimpici.

Negli ultimi mesi, la campionessa è stata avvistata mentre si allenava in diverse località, dalla Nuova Zelanda a Sölden in Austria, segnalando un ritorno graduale ma determinato sugli sci. La sua notizia ha suscitato entusiasmo tra i fan del mondo dello sci e dell’atletica, pronti a vedere se Vonn riuscirà a sorprendere il mondo ancora una volta.

Con un entusiasmo rinnovato e il supporto del Stifel U.S. Ski Team, Lindsey Vonn si prepara a scrivere un nuovo capitolo della sua leggendaria carriera, dimostrando che la passione per lo sport e la competizione non conoscono limiti di età o di avversità fisiche.