I camici bianchi si mobilitano per Gaza | Ma cosa sta davvero succedendo negli ospedali?

Gaza, i ‘camici bianchi’ si mobilitano: “Basta attacchi agli ospedali”

La mobilitazione dei professionisti della salute è stata lanciata dal movimento francese Blouse Blanche in occasione dell’anniversario dell’attacco all’ospedale di Al-Shifa.

Il 15 novembre 2024 si è svolta a Parigi una mobilitazione significativa da parte del movimento Blouse Blanche, noto come "i camici bianchi", che ha riunito infermieri, medici e personale sanitario. L’obiettivo primario della manifestazione è stato richiedere la fine degli attacchi contro le strutture sanitarie in Gaza e in Libano, nonché la proclamazione di un “cessate il fuoco immediato”.

L’iniziativa, che prevede varie azioni pacifiche fino a domenica 17 novembre, ha già raccolto l’adesione di numerose organizzazioni sanitarie provenienti da Paesi come Regno Unito, Belgio, Spagna, Germania, Canada e Australia. Al centro di questa mobilitazione c’è l’anniversario dell’attacco del 2023 all’ospedale Al-Shifa, il più grande della Striscia di Gaza, che ha provocato la morte di 30 pazienti.

Il 15 novembre 2023, l’ospedale subì l’assalto delle forze israeliane, un evento condannato apertamente dalle Nazioni Unite. In quella circostanza, oltre cento militari con mezzi blindati irruppero nella struttura, dove si trovavano anche centinaia di famiglie sfollate. Le notizie di quel giorno, diffuse da fonti internazionali come la BBC, descrivono una situazione devastante, con diversi membri del personale sanitario arrestati e una conta di vittime palestinesi già preoccupante.

L’attacco all’ospedale non fu un episodio isolato, ma piuttosto l’apice di un lungo assedio che privò la struttura di risorse fondamentali, con l’allerta di bombardamenti mirati su impianti elettrici e idrici. Il giorno dopo l’attacco, il 18 novembre, l’esercito ordinò l’evacuazione completa della struttura, lasciando circa 120 pazienti e 6 medici.

Secondo un rapporto dell’ONG britannica Medical Aid for Palestinians, da ottobre 2023, ogni struttura sanitaria a Gaza è stata colpita almeno una volta e oltre 900 professionisti della salute hanno perso la vita. Attualmente, in territorio palestinese non esiste un ospedale completamente funzionante.

Nonostante il diritto internazionale proibisca gli attacchi contro beni civili come ospedali e ambulanze, i raid sul territorio continuano. La situazione si complica ulteriormente con le recenti dichiarazioni del neo ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, che ha annunciato una nuova chiamata alle armi, inviando 7.000 lettere di coscrizione agli ebrei ultra-ortodossi noti come "heredim".

Questa comunità, tradizionalmente esentata dalla leva obbligatoria, ha sfidato le disposizioni del governo, manifestando contro la proposta di abolizione di tale esenzione. Il governo israeliano sembra ora affrontare una crescente pressione interna, mentre la comunità internazionale continua a esprimere preoccupazioni per la grave crisi umanitaria in corso nella regione.

La mobilitazione dei camici bianchi rappresenta una richiesta urgente e forte: la salute e la vita dei civili devono essere rispettate al di sopra di ogni conflitto militare.