Nuovo contratto Reset: un’opportunità o un’illusione?

Il Nuovo Contratto di Servizio della Reset: Un Passo Avanti ma Senza Garanzie Concrete

Il Consigliere comunale Massimo Giaconia ha espresso un mix di soddisfazione e preoccupazione a seguito dell’approvazione del nuovo contratto di servizio per la Reset, l’azienda che gestisce servizi pubblici fondamentali a Palermo. In una dichiarazione rilasciata il 15 novembre 2024, Giaconia ha sottolineato che, sebbene il contratto rappresenti un passo positivo, le reali condizioni per un rilancio stabile dell’azienda sono ancora lontane.

Grazie all’approvazione di un emendamento redatto dallo stesso Giaconia, la durata del contratto è stata estesa a nove anni, permettendo così una pianificazione più efficace. Questo cambiamento offre l’opportunità di sviluppare strumenti di programmazione essenziali, come il piano industriale, il piano di fabbisogno del personale e un piano di investimenti. Tuttavia, malgrado questi miglioramenti, persistono lacune in termini di crescita strutturale e sostenibile.

Un punto cruciale del nuovo contratto è l’Articolo 28, che consente al Comune di affidare ulteriori servizi alla Reset, come il diserbo stradale e la disinfestazione. Giaconia ha però evidenziato che tali servizi non potranno essere attivati immediatamente, in quanto richiedono fondi supplementari attualmente non disponibili. Inoltre, l’azione 14 del Piano di Riequilibrio comunale impone restrizioni sui corrispettivi, limitando ulteriormente le possibilità di investimento nel prossimo decennio.

La questione dei lavoratori della Reset rappresenta un altro aspetto critico. La trasformazione dei contratti da part-time a full-time, non sarà automatica e richiederà valutazioni e decisioni aggiuntive. Giaconia ha ribadito che è necessario un approccio pianificato e non impulsivo per garantire la stabilità occupazionale dei dipendenti.

In aggiunta, l’Articolo 20 del contratto introduce flessibilità nella gestione dei servizi, consentendo al Comune di assegnare nuovi siti alla Reset. Tuttavia, questo potrebbe comportare una diluizione della qualità dei servizi, poiché l’azienda potrebbe trovarsi a dover gestire un numero maggiore di interventi senza un corrispettivo adeguato.

In conclusione, Giaconia ha voluto esprimere la sua riserva sulla reale capacità di questo contratto di affrontare adeguatamente le esigenze della comunità. Pur riconoscendo l’importanza di questo nuovo accordo pluriennale, ha dichiarato di aver votato in astensione, evidenziando così la necessità di ulteriori garanzie per un futuro sostenibile e produttivo della Reset. Un tema che continuerà a tenere banco nei dibattiti politici e sociali a Palermo.