Siccità : Interventi Urgenti per la Sicilia e l’Umbria
15 novembre 2024 – Oggi si è tenuta una cabina di regia presieduta dal vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, per affrontare l’emergenza idrica che interessa specialmente la Sicilia e l’Umbria. Il cambiamento climatico e le attuali condizioni metereologiche hanno accentuato la crisi idrica in queste regioni, richiedendo interventi tempestivi e mirati.
Investimenti per la Sicilia: Dissalatori Mobili
Un piano di intervento urgente per la Sicilia è stato approvato durante la riunione. Saranno investiti 50 milioni di euro in dissalatori mobili, con l’obiettivo di recuperare fino a 1000 litri al secondo. I dissalatori saranno portati nei territori di Porto Empedocle, Gela e Trapani, aree che attualmente soffrono maggiormente per la scarsità d’acqua. L’attivazione di queste misure è prevista entro giugno 2025, un passo decisivo per garantire l’approvvigionamento idrico alla popolazione e all’agricoltura siciliana.
Salvaguardia Ambientale per il Lago Trasimeno
Parallelamente, la situazione del Lago Trasimeno in Umbria è altrettanto allarmante. Il calo del livello delle acque ha portato a un pericolo di perdita di biodiversità , che potrebbe avere gravi conseguenze sia per l’ecosistema locale sia per le attività economiche legate al turismo e alla pesca. Per affrontare il problema, è stata adottata una soluzione innovativa: parte dell’acqua in eccesso proveniente dal lago Montedoglio verrà trasferita nel Lago Trasimeno attraverso condotte già esistenti, ma necessitanti di riattivazione. Questo intervento mira a limitare i danni ambientali, cercando di mantenere l’equilibrio ecologico della zona.
Soddisfazione Istituzionale
Matteo Salvini ha espresso la propria soddisfazione per la rapidità con cui il commissario incaricato, Dell’Acqua, ha lavorato per concordare le varie soluzioni con tutti gli attori coinvolti. La collaborazione e la mobilitazione delle risorse necessarie appaiono fondamentali non solo per affrontare l’emergenza attuale, ma anche per evitare futuri deterioramenti legati alla carenza idrica.
In un contesto di cambiamenti climatici sempre più intensi, gli interventi decisi oggi rappresentano una risposta immediata e strategica alla crisi sanitaria ed ecologica che minaccia la Sicilia e l’Umbria.