Mattarella firma la legge contro l’utero in affitto | Una vittoria morale o solo un’altra controversia?

Maternità surrogata: la legge diventa "reato universale" e entra in vigore

Il 16 novembre 2024 segna una tappa importante nel panorama giuridico italiano: il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ufficialmente firmato la legge che definisce la maternità surrogata come un “reato universale”. Questa disposizione legislativa, già attesa da tempo, entrerà in vigore con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale a partire da lunedì.

Un passo decisivo contro l’utero in affitto

Maurizio Gasparri, presidente dei senatori di Forza Italia, ha commentato con enfasi la firma del presidente, definendola “logica e prevedibile”. Secondo Gasparri, questa legge è un passo decisivo contro quella che lui chiama la “vergogna dell’utero in affitto”, un fenomeno che ha sollevato polemiche e divisioni nel dibattito pubblico italiano.

“Si rassegnino i gazzettieri che oggi avevano scritto che il Presidente aveva dei dubbi e che non avrebbe firmato la legge,” ha dichiarato Gasparri, sottolineando che ci sono organi di informazione che avrebbero minimizzato il problema. Secondo lui, la maternità surrogata rappresenta una pratica turpe e vergognosa, e questa legge assume una valenza non solo giuridica, ma anche morale.

Reazioni contrastanti e visioni diverse

Il dibattito sulla maternità surrogata in Italia è sempre stato acceso e polarizzato. Da un lato, i sostenitori della nuova legge giudicano la maternità surrogata come un atto di sfruttamento delle donne, spesso costrette a una scelta disperata dalle circostanze economiche. Dall’altro lato, vi è chi sostiene che la maternità surrogata possa rappresentare un’opzione legittima per le coppie con problemi di fertilità.

Una legge con ripercussioni globali

La legge sul “reato universale” ha implicazioni che vanno oltre i confini nazionali. Essa potrebbe influenzare anche i rapporti con altri Paesi dove la maternità surrogata è legale e regolamentata. In un contesto globale, la nuova legge italiana si inserisce in un dibattito molto più ampio riguardante i diritti delle donne e la salvaguardia della dignità umana.

Il Presidente Mattarella, con la sua firma, ha dunque non solo ratificato una legge, ma ha anche segnato un momento di forte discussione culturale e sociale in Italia. La strada per una società che rispetti i diritti di tutti, comprese le donne, è lunga e tortuosa, ma oggi, con questa firma, si pone un nuovo punto di partenza.