Nave russa nel mare irlandese | La sicurezza di Internet è a rischio?

Nave-spia russa avvistata nel Mare d’Irlanda: preoccupazioni per la sicurezza dei cavi internet

Una nave spia russa è stata recentemente intercettata nelle acque irlandesi, suscitando allerta tra le autorità locali e internazionali. Il 16 novembre 2024, la marina irlandese ha scortato la Yantar, ufficialmente classificata come nave di ricerca oceanografica, fuori dalla zona economica esclusiva dell’Irlanda, in una zona strategica che ospita cavi e condutture sottomarine critici per il trasporto di energia e Internet.

La Yantar, impiegata in operazioni legate al ministero della difesa russo, ha mostrato capacità allarmanti, come la possibilità di schierare sommergibili per immersioni profonde. Analisi di intelligence hanno già documentato attività della nave nelle vicinanze delle infrastrutture del fondo marino, alimentando i timori riguardo alla sua presenza nella regione.

Il monitoraggio del movimento della nave ha rivelato che giovedì scorso la Yantar si trovava a est di Dublino e a sud-ovest dell’Isola di Man. Al momento della sua identificazione, stava accompagnando la nave da guerra russa Admiral Golovko attraverso la Manica. Le forze della marina irlandese, a bordo della nave LÉ James Joyce, l’hanno scortata fuori dalla zona economica irlandese attorno alle 3 del mattino del giorno successivo, mentre l’aeronautica militare continuava a seguirne i movimenti verso sud.

Questa situazione ha riacceso i timori per la sicurezza dei cavi di interconnessione che collegano Irlanda e Regno Unito, i quali trasmettono una parte significativa del traffico Internet globale. Questi cavi sono essenziali per diverse aziende tecnologiche, tra cui Google e Microsoft, che operano i loro enormi data center in Irlanda, rendendo la protezione delle infrastrutture sottomarine una priorità assoluta.

In un contesto in cui le tensioni tra le potenze mondiali aumentano, eventi di questo tipo evidenziano la vulnerabilità delle rete di comunicazione globale e mettono in luce l’importanza di strategie di sicurezza più robuste per proteggere le infrastrutture critiche dei paesi europei.