Il tributo di Riina Jr al padre che fa discutere | Una dedica che sfida le convenzioni sociali?

Mafia, l’omaggio di Salvuccio Riina al padre: “Vivrà sempre con noi”

PALERMO – A sette anni dalla sua morte, il clima attorno alla figura di Totò Riina, noto come il ‘capo dei capi’ della mafia corleonese, si riaccende grazie a un post pubblicato sui social dal figlio Salvuccio Riina. Nel messaggio, accompagnato da una foto incorniciata del padre e un mazzo di rose rosse, Salvuccio esprime un’affermazione d’amore e di ammirazione per la figura paterna: “Lui ha vissuto, vive e vivrà sempre in Noi e con Noi.”

Il post, che ha raggiunto 627 like e numerosi commenti positivi, testimonia un certo affetto popolare verso il boss stragista, nonostante la sua condanna per i crimini atroci commessi. I commenti sotto il post comprendono espressioni di nostalgia e rispetto, come: “Non esistono più uomini come lui,” riflettendo un legame profondo e controverso con il passato mafioso dell’isola.

Totò Riina, deceduto il 17 novembre 2017 nel reparto detenuti dell’ospedale Maggiore di Parma, aveva scontato 24 anni di carcere duro, durante i quali la sua figura continuava a far discutere e a destare sentimenti contrastanti tra i siciliani. La ripresa di attenzione nei confronti della sua famiglia, e in particolare del figlio, riporta alla luce le complesse dinamiche sociali legate al fenomeno mafioso.

Il post è stato replicato anche su Instagram, dove ha ricevuto oltre 500 ‘mi piace’. Questa reazione sui social media non fa altro che confermare come, anche a distanza di anni, la figura di Riina continui a rappresentare un simbolo controverso per molti, evidenziando la persistenza di sentimenti filomafiosi in alcune fasce della popolazione.

La mafia, e le sue ripercussioni, rimangono un tema caldo e discusso in Sicilia, e gli omaggi pubblici a personaggi come Totò Riina pongono interrogativi sulla memoria storica e sul modo in cui la società italiana affronta il proprio passato criminale. La vicenda mette in luce le sfide alcuni affrontano nel liberarsi dalle ombre e dalle influenze del crimine organizzato, sottolineando la necessità di una riflessione più profonda e di interventi efficaci per combattere tali mentalità.