De Martino: “Ho parato un rigore a Maradona, la Gialappa’s mi regala una spocchia che non ho”
ROMA – Stefano De Martino, conduttore di "Affari tuoi" e volto noto della televisione italiana, si racconta in un’intervista rilasciata ad Aldo Cazzullo per il Corriere della Sera, toccando temi personali e professionali che delineano un ritratto complesso di un uomo in continua evoluzione. “L’ho già fatto, a 19 anni, e ho avuto tutto il tempo di rismontarla”, afferma, riferendosi all’idea di montarsi la testa, un’esperienza che ha vissuto negli albori della sua carriera.
De Martino, richiamando la sua infanzia, descrive un passato segnato da difficoltà: “Da piccolo vivevo in un palazzo fatiscente sopravvissuto al terremoto del 1980.” Le sue radici semplici e modeste continuano a influenzare il suo modo di vedere il mondo, rendendolo consapevole della sua fortuna ma sempre con i piedi per terra. Per lui, quel periodo di notorietà, in particolare durante i primi anni di "Amici", è stato un momento di grande confusione: “Agli inizi, con Amici, tutti mi fermavano nella metro. In quel periodo ho avuto su me stesso pensieri fuori misura.”
Anche la sua esperienza a New York, che ha seguito un intenso periodo di celebrità, gli ha permesso di ridimensionarsi nella sua carriera artistica. “Ero l’italiano che si distingue perché non sapeva parlare bene l’inglese. È stato prezioso per ridimensionarmi.”
Quando si parla della sua storia d’amore con Belén Rodriguez, De Martino risponde con una certa malinconia, raccontando come questa relazione abbia contribuito a creare attorno a lui un “falso mito” sul suo modo di amare le donne. “Il fatto che sia stato sposato con una donna così bella ha creato attorno a me il falso mito che mi piace solo quel tipo di donna.” La sua ammirazione per Belén, però, va oltre l’aspetto fisico: “Di lei mi affascinava la luce, l’ambizione, questa voglia di mondo che era la mia stessa voglia.”
Un aneddoto sorprendente riguarda il leggendario Diego Maradona. De Martino ricorda una sfida vissuta ad "Amici", dove ha avuto l’opportunità di parare un rigore al maestro argentino. “Eravamo ad Amici. Lui prima di tirare guardò dall’altra parte; non ci sono cascato.” La sua umiltà è evidente nel modo in cui parla dell’episodio, descrivendo Maradona come un personaggio che ha un’aura soprannaturale. “Di tutti i personaggi che ho incontrato, lui è l’unico che mi è sembrato soprannaturale.”
Infine, De Martino riflette su come la fama e le critiche della televisione non lo alterino: “La parodia che le fanno al Gialappa’s mi fa molto ridere, mi regala una spocchia e una cattiveria che non ho.” Con un leggero sarcasmo, conclude il discorso sull’Auditel, affermando di interpretarlo al contrario, rimanendo sempre consapevole dell’importanza della modestia e del duro lavoro.
In un panorama mediatico dove spesso la superficialità regna sovrana, le parole di De Martino offrono una visione genuina e umana, permettendo di intravedere l’uomo dietro il personaggio pubblico.