Marco Betta confermato sovrintendente del Teatro Massimo: una scelta di qualità secondo Mariangela Di Gangi
Il Comune di Palermo ha ufficializzato la conferma di Marco Betta come sovrintendente del prestigioso Teatro Massimo. La notizia, diffusa attraverso un comunicato stampa, è stata accolta con entusiasmo dalla consigliera comunale del Partito Democratico, Mariangela Di Gangi, che ha sottolineato l’importanza di tale decisione per il futuro culturale della città .
"La conferma del sovrintendente del Teatro Massimo, Marco Betta, mostra chiaramente che, quando si vuole, è possibile fare scelte di qualità e di dialogo con il mondo culturale della città ." Queste le parole di Di Gangi, che ha evidenziato come la nomina rappresenti un’opportunità per un’apertura internazionale e per la crescita delle istituzioni culturali palermitane.
Tuttavia, la consigliera ha anche messo in guardia sulla necessità di un supporto politico concreto. "Affinché tutto questo sia effettivamente possibile è necessaria una chiara volontà politica supportata da scelte concrete," ha affermato, sottolineando che decisioni opposte potrebbero nuocere al panorama culturale locale.
In un’altra parte della sua dichiarazione, Di Gangi ha espresso preoccupazione per la mancanza di trasparenza nelle scelte legate alla direzione del Teatro Biondo. "Quando si fanno scelte di indirizzo opposto, occorre fare chiarezza su quali siano le logiche e gli interessi che guidano le decisioni." Per tale motivo, ha presentato una richiesta di accesso agli atti per esaminare la documentazione relativa ai candidati per la direzione del Teatro Biondo.
L’attenzione della consigliera si concentra così sulla necessità di criteri oggettivi e verificabili nel processo di selezione, un passo che auspica possa garantire non solo qualità , ma anche una maggiore trasparenza nella gestione delle istituzioni culturali della città .
La conferma di Marco Betta al Teatro Massimo e le preoccupazioni espresse riguardo la direzione del Teatro Biondo segnano un momento cruciale nel dibattito culturale palermitano, evidenziando l’importanza di decisioni informate e condivise nel panorama artistico della capitale siciliana.