Un libro che ricorda i magistrati vittime di mafia | Ti sorprenderà scoprire perché la memoria è fondamentale per il nostro futuro!

Presentato il libro “A cosa serve il ricordo” all’Università di Messina

Messina, 19 Novembre 2024 – L’Aula Cannizzaro dell’Università di Messina ha ospitato la presentazione del libro “A cosa serve il ricordo”, curato dal Dott. Andrea Apollonio, Sostituto Procuratore della Repubblica di Patti. Un’opera che raccoglie 14 intensi discorsi pronunciati dal Presidente della Repubblica in occasione delle commemorazioni dei magistrati vittime di mafia e terrorismo, rivelando una parte drammatica della storia italiana.

La presentazione è stata aperta dai saluti della Rettrice, Prof.ssa Giovanna Spatari, e del Prof. Giovanni Moschella, Presidente del Centro Studi sulle Mafie. Durante l’evento, il Dott. Giuseppe Santalucia, Presidente dell’ANM, e la Dott.ssa Antonella Ferrara, Direttrice di Taobuk, hanno dialogato con il curatore, rivelando le molteplici sfaccettature di un volume pensato per stimolare riflessioni profonde sia nelle istituzioni che nella società civile.

“Il libro che presentiamo oggi è un’occasione importantissima per ribadire l’importanza della memoria”, ha sottolineato la Rettrice Spatari, evidenziando come i discorsi commemorativi rappresentino un invito a non dimenticare gli sforzi dei magistrati nel perseguire giustizia e legalità. “Il ricordo di questi straordinari paladini della giustizia è vivo ancora oggi”, ha aggiunto, rimarcando il ruolo fondamentale dell’università nel formare giovani consapevoli del proprio futuro.

Il Prof. Moschella ha collegato la pubblicazione alle tensioni attuali tra politica e magistratura, richiamando le parole dell’ex Presidente Giovanni Leone sulla necessità di un clima di fiducia per l’operato dei magistrati. “Valorizzare la memoria non è solo un esercizio di retorica, ma un atto di profonda riflessione”, ha affermato, sottolineando la necessità di affrontare i temi del rispetto e della fiducia nelle istituzioni.

“È un onore per me sedere a questo tavolo”, ha dichiarato la Dott.ssa Ferrara, ponendo l’accento sull’importanza del legame tra giustizia e democrazia. “I sacrifici delle vittime di mafia e terrorismo sono cicatrici vive che ci invitano a riflettere”, ha continuato, ricordando che il festival Taobuk dedica una sezione a questi temi cruciali per la società.

Il Dott. Santalucia ha preso la parola per evidenziare come l’incontro odierno trascenda il contesto giuridico, coinvolgendo tutte le istituzioni democratiche. “Trarre lezioni dal passato ci permette di agire meglio nel presente”, ha affermato, chiudendo con un appello a mettere da parte qualsiasi ostilità per riprendere un dialogo costruttivo con la società civile.

Infine, il curatore Apollonio ha concluso con una riflessione sentita: “Oggi stiamo cercando di riallacciare le fila di un dialogo con la società civile, interrotto da tempo”. Il libro, ha suggerito, non è solo un archivio di ricordi, ma un viaggio sentimentale per riscoprire il legame tra magistratura e cittadini, un’iniziativa necessaria per costruire un futuro più giusto e consapevole.

Questo evento rappresenta non solo una celebrazione della memoria, ma anche una chiamata all’azione affinché i valori di giustizia e legalità rimangano sempre al centro della nostra società.