Strage delle divise: 207 suicidi tra le forze armate negli ultimi 5 anni
Il fenomeno dei suicidi tra le forze armate e le forze dell’ordine sta assumendo dimensioni allarmanti in Italia, con un drammatico rapporto di un suicidio ogni sei giorni. Negli ultimi cinque anni, ben 207 membri delle forze armate hanno scelto di togliersi la vita, un dato che ha portato a definire questa situazione come una "strage silenziosa". La questione è stata portata alla ribalta durante una conferenza stampa tenutasi al Senato, promossa dalla senatrice Gabriella Di Girolamo del Movimento Cinque Stelle.
Emozioni e testimonianze forti sono state al centro dell’incontro, dove i berretti delle forze armate sono stati simbolicamente disposti sui tavoli dei relatori per onorare le vite perse. Tra le voci che hanno preso la parola, quella di Davide Belcuore, cugino di Beatrice, una giovane maresciallo che si è tolta la vita lo scorso anno. Beatrice, descritta come una persona piena di idealismo e passione, ha rappresentato il volto di una crisi che affligge molti all’interno delle forze armate.
Belcuore ha denunciato la sottovalutazione delle problematiche ambientali e ha messo in luce come, nonostante la presenza di team di psicologi, ci sia poco sostegno per il benessere del personale. La testimonianza di un poliziotto della penitenziaria ha ulteriormente aggravato il quadro, evidenziando il timore di perdere posti di lavoro e funzioni operative, che impedisce ai membri delle forze di cercare aiuto psicologico.
“Il sistema è verticistico, non c’è spazio per decomprimere stress o fragilità”, ha affermato Monica d’Amico, vicepresidente dell’associazione Sono Papà. Queste parole raccontano di un ambiente lavorativo in cui la vulnerabilità non è accettata. La mancanza di supporto prolungata nel tempo, dopo episodi tragici, lascia le famiglie senza aiuto: come denunciato da Domenico Mastrulli, segretario generale del Coosp Penitenziaria, “dopo il telegramma di cordoglio non arriva mai più niente”.
Un altro caso che ha scosso l’opinione pubblica è stato quello di Emanuele Molena, un forestale di 45 anni che, indossando la sua vecchia uniforme, si è suicidato nel monumento ai caduti a Sabaudia. “Quanti sapevano questa storia?” ha chiesto Belcuore, portando in luce la solitudine in cui vivono molti membri delle forze.
Alla conferenza, le testimonianze dei relatori hanno sottolineato come “la formazione etica, se non aderente alla realtà, è vuota”. È essenziale ricordare che, oltre a essere militari, questi uomini e donne sono esseri umani, con necessità e fragilità da affrontare. La proposta di una commissione d’inchiesta sul fenomeno potrebbe essere un primo passo per affrontare una crisi che finora è stata silenziosamente tollerata, ma che richiede un intervento urgente e deciso per garantire il benessere di chi indossa la divisa.