Patriarcato: Ecco perchĂ© non è affatto finito in Occidente | La ministra Roccella sfida l’opinione di Valditara!

Il patriarcato esiste ancora, anche in nuove forme: queste le parole della ministra per la Famiglia, Eugenia Maria Roccella, in risposta alle recenti dichiarazioni del ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara. Quest’ultimo aveva sostenuto che il patriarcato in Italia fosse un fenomeno superato dalla riforma del diritto di famiglia del 1975. La ministra Roccella, intervenuta oggi a Roma nel corso dell’evento “Il rispetto tiene banco”, ha espresso un’opinione nettamente opposta, affermando che “il patriarcato esiste, e che le sue vecchie forme sono in decadenza, ma persistono in altre culture e Paesi”.

L’incontro, organizzato in occasione della Giornata Italiana per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, si è tenuto presso il Teatro Rossini e ha avuto come obiettivo principale quello di sensibilizzare contro la violenza maschile sulle donne. Roccella ha colto l’occasione per affrontare anche le forme contemporanee di oppressione, sottolineando che, sebbene ci siano stati alcuni progressi, “le violenze contro le donne rappresentano ancora una dura realtĂ  in molte parti del mondo”.

“I femminicidi sono legati a tanti fattori”, ha dichiarato Roccella, rispondendo alle affermazioni di Valditara che collegava tali atti a forme di marginalità legate all’immigrazione. La ministra ha evidenziato invece che i dati sui femminicidi mostrano che i Paesi del Nord Europa, noti per i diritti delle donne, presentano alti tassi di queste violenze. Questo mette in luce la complessità del fenomeno, che non può essere attribuito a una sola causa.

Infine, Roccella ha espresso l’importanza di un approccio collettivo nella lotta contro queste problematiche. “Dobbiamo affrontare il fenomeno uniti, senza divisioni ideologiche”, ha sottolineato, rimarcando la necessitĂ  di un’interazione sinergica tra scuola e famiglia. “Il cambiamento culturale richiede uno sforzo congiunto, cercando ciò che ci unisce piuttosto che ciò che ci divide”, ha concluso la ministra.

La discussione, tanto attuale quanto necessaria, pone interrogativi importanti sulla dimensione culturale e sociale del patriarcato e delle violenze di genere, invitando tutti a riflettere e agire in un contesto di rispetto e unitĂ .