Celebrata a Messina la Festa di Maria Virgo Fidelis, Patronessa dei Carabinieri
Oggi la Basilica Cattedrale di Piazza Duomo ha accolto una solenne celebrazione in onore di Maria Virgo Fidelis, patrona dell’Arma dei Carabinieri. La cerimonia, alla quale hanno partecipato il vicesindaco di Messina Salvatore Mondello, il prefetto Cosima Di Stani, il questore Annino Gargano e il generale di Corpo d’Armata Giovanni Truglio, ha rappresentato un importante momento di commemorazione e riflessione per la comunità .
La celebrazione eucaristica è stata officiata da don Rosario Scibilia, cappellano militare della Legione Carabinieri Sicilia. Numerose autorità civili e militari hanno preso parte alla funzione, insieme a rappresentanti dell’Associazione Nazionale Carabinieri e delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma. Presenti anche le vedove e gli orfani dei carabinieri messinesi caduti in servizio, omaggiati durante la cerimonia con un momento di raccoglimento e rispetto.
La tradizione di celebrare Maria Virgo Fidelis risale al 1949, quando Papa Pio XII la proclamò "Patrona dei Carabinieri", fissando la ricorrenza al 21 novembre, in memoria della battaglia di Culqualber in Etiopia, combattuta durante la Seconda Guerra Mondiale. La celebrazione non è solo un atto di fede, ma un’importante occasione per riflettere sui valori di servizio e sacrificio che contraddistinguono l’Arma.
Al termine della messa, il generale Giovanni Truglio ha sottolineato il significato della fedeltà al servizio della collettività , richiamando l’importanza di onorare il giuramento fatto all’Arma. "Fino all’estremo sacrificio, dobbiamo mantenere la nostra dedizione," ha affermato il generale, in un passaggio che ha trovato un forte eco tra i presenti.
Durante la celebrazione è stata letta la "Preghiera del Carabiniere" e si è promosso un richiamo alla "Giornata dell’Orfano", una giornata di solidarietà dedicata alle famiglie dei colleghi deceduti in servizio. Questo evento è patrocinato dall’Opera Nazionale di Assistenza per gli Orfani dei Militari dell’Arma dei Carabinieri (ONAOMAC), che dal 1948 supporta gli studi degli orfani di militari caduti.
"È stato un grande onore per me rappresentare l’Amministrazione comunale a fianco della gloriosa Arma dei Carabinieri," ha dichiarato il vicesindaco Mondello, rimarcando l’importanza dei rapporti di lealtà e sinergia esistenti fra le forze dell’ordine e l’amministrazione. "Una città che rispetta il valore della memoria del passato può guardare con fiducia al futuro," ha concluso il vicesindaco, richiamando l’importanza del legame tra cittadinanza e istituzioni militari per garantire legalità e sicurezza.
La celebrazione di oggi ha quindi rappresentato non solo un omaggio alla tradizione e alla spiritualità dei Carabinieri, ma anche una testimonianza concreta di come la comunità messinese riconosca e onori il servizio e il sacrificio di coloro che operano per la sicurezza di tutti.