Si terrà a Catania un convegno di grande rilevanza sociale, che vedrà la partecipazione di esperti del settore e che si prefigge di approfondire temi di grande attualità, toccando argomenti di interesse collettivo che coinvolgono la comunità e il territorio.
L’evento è organizzato dall’Università di Catania in collaborazione con l’associazione del terzo settore Seconda Chance, nell’ambito del progetto GRINS (Generare Resilienza, Inclusione e Sostenibilità).
Il convegno intitolato “Oltre le sbarre: metamorfosi e inclusione. Lavoro, rinascita e dignità nelle carceri”, che avrà luogo venerdì 22 novembre alle 10.30, presso l’Aula Magna del Palazzo delle Scienze di Cataniaintende approfondire il progetto PriTJP (Prison Training for Job Placement), che si propone di indagare la realtà del contesto carcerario meridionale, con focus sulle regioni Sicilia, Calabria e Campania. L’obiettivo principale del progetto è promuovere percorsi di formazione per il reinserimento lavorativo dei detenuti, unendo attività formative sia all’interno che all’esterno delle mura carcerarie, e raccogliendo dati socioeconomici e demografici per progettare iniziative concrete di inclusione sociale.
Il professor Marco Romano, ideatore dell’incontro e promotore del progetto GRINS, ha spiegato come l’uso di algoritmi avanzati applicati ai dati raccolti possa potenziare le analisi empiriche, rendendo più efficace la transizione dalle teorie alle applicazioni pratiche nell’ambito della sostenibilità sociale.
Tra i relatori del convegno ci saranno i professori Roberto Cellini, Spoke-leader del progetto GRINS, e Maria Teresa Consoli, delegata al polo didattico penitenziario dell’Università di Catania. A introdurre i lavori saranno il direttore del quotidiano La Sicilia, Antonello Piraneo, e Maurizio Nicita, responsabile siciliano dell’associazione Seconda Chance, che da tre anni opera sul territorio nazionale per il reinserimento dei detenuti nel mondo del lavoro.
Le relazioni principali saranno affidate alla dottoressa Giuseppina Maria Irrera, direttore dell’ufficio detenuti e trattamento del Provveditorato Sicilia, al professor Bruno Pansera, docente dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria e responsabile scientifico del progetto PriTJP, e alla dottoressa Gabriella Stramaccioni del Segretariato CNEL per l’inclusione delle persone private della libertà.
Un’importante testimonianza video di un detenuto sociologo, che sta partecipando al progetto, arricchirà ulteriormente il convegno, offrendo una prospettiva diretta e concreta sulle esperienze di reinserimento sociale attraverso la formazione.
L’evento si configura come un momento di riflessione e di approfondimento su un tema cruciale: come il lavoro e la formazione possano rappresentare una vera opportunità di rinascita e dignità per le persone private della libertà, promuovendo la loro inclusione nella società.