Riccardo Hartl, 56 anni, si è spento nei giorni scorsi, lasciando un vuoto incolmabile nella comunità dei runner palermitani e non solo. Con il suo sorriso contagioso e la sua instancabile passione per la corsa, era diventato un punto di riferimento per il Parkrun, l’evento di corsa non competitiva che ogni sabato mattina, in ogni angolo del mondo, invita tutti a percorrere 5 chilometri. Riccardo non era solo un partecipante: era l’anima del Parkrun a Palermo, sempre pronto a supportare, motivare e accogliere nuovi e veterani con la stessa energia.
Dalla strada ai sentieri: una vita dedicata al movimento
Originario del Nord, Riccardo portava con sé un inconfondibile accento settentrionale e un passato da camionista, trascorso tra il Regno Unito e l’Italia. Da anni trapiantato a Palermo, aveva trovato nella città il luogo ideale per condividere la sua passione con gli altri. Non si limitava a presenziare al Parkrun come volontario: spesso indossava le scarpe da corsa e, con tempi di tutto rispetto, si cimentava sia nelle gare brevi che negli impegnativi ecotrail.
Per lui, la corsa era più di uno sport: era uno stile di vita, una metafora della resilienza e dell’entusiasmo. Al Parco Uditore, alla Favorita e al Foro Italico, chiunque partecipasse al Parkrun sapeva di poter contare su di lui, sempre puntuale alle 8:30 del sabato mattina, fino a quando la salute glielo ha permesso.
Un addio che unisce
Sabato prossimo, 23 novembre, la comunità del Parkrun di Palermo renderà omaggio al suo simbolo. Le corse programmate al Parco Uditore e alla Favorita saranno sospese: “Andremo tutti al Foro Italico per onorare la memoria del compianto Riccardo”, hanno annunciato gli organizzatori. La corsa non si fermerà, ma cambierà percorso per un giorno, trasformandosi in un tributo al sorriso e alla forza di un uomo che ha insegnato a tanti come vivere il momento, correndo incontro alla vita e alle sue sfide.