In Ucraina si intensificano le tensioni: giallo sull’uso di missili intercontinentali su Dnipro
ROMA – Un nuovo capitolo si aggiunge al conflitto russo-ucraino, con l’aeronautica militare ucraina che denuncia l’impiego di missili balistici intercontinentali (Ibm) da parte della Russia su Dnipro. Questa notizia è stata rilanciata il 21 novembre 2024, proprio mentre la situazione sul campo si fa sempre più complessa.
Secondo le forze ucraine, il missile sarebbe partito dalla regione di Astrakhan, situata nel sud-est della Russia, e avrebbe avuto come obiettivo la città di Dnipro. Tuttavia, le forze russe non hanno fornito alcuna conferma al riguardo, mentre una fonte della Cnn a Washington ha smentito categoricamente l’uso di missili intercontinentali, dichiarando che contro Dnipro sono stati lanciati missili balistici, ma non di tipo intercontinentale.
In questo clima di incertezze, ulteriori segnalazioni da fonti di stampa ucraine suggeriscono l’uso di missili da crociera Storm Shadow, recentemente forniti dal Regno Unito all’Ucraina. Il governatore di Dnipro, Serhii Lysak, ha confermato che i raid hanno causato feriti e danni ingenti, ma senza chiarire la natura e l’entità dei missili utilizzati.
Il contesto di questa escalation è ulteriormente complicato dai recenti sviluppi che hanno visto gli Stati Uniti inviare missili a lungo raggio Atacms all’Ucraina. Questa decisione segna un passo significativo nel sostegno militare di Washington a Kiev, rispondendo così a una richiesta avanzata da tempo dal governo ucraino.
Il premier britannico Keir Starmer ha dichiarato di voler garantire all’Ucraina il supporto necessario, sottolineando che la "retorica irresponsabile" proveniente dal Cremlino non fermerà il sostegno occidentale. Tuttavia, sotto il profilo delle operazioni militari, le forze russe hanno affermato di aver abbattuto due missili Storm Shadow in arrivo dall’Ucraina.
Nel frattempo, l’Ungheria ha annunciato l’intenzione di dispiegare un sistema di difesa antiaereo lungo il confine con l’Ucraina, mentre la Russia continua a esprimere preoccupazioni riguardo alla crescente presenza militare della NATO ai propri confini. La portavoce del Ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha avvertito che la base di difesa missilistica Aegis Ashore in Polonia è un obiettivo prioritario per la Russia, potenzialmente in grado di essere neutralizzata con armi avanzate.
Quello che si sta delineando è un aumento significativo delle tensioni, con dichiarazioni che pongono l’accento sull’urgenza di una situazione che sembra destinata a inasprirsi ulteriormente. Con l’Europa interamente coinvolta nel sostegno all’Ucraina, il timore è che il conflitto possa degenerare, con conseguenze potenzialmente devastanti per la stabilità regionale e oltre.