Una vasta operazione di controllo è stata condotta alla Fiera di Catania, nota come “fera o luni”, in piazza Carlo Alberto. Il cuore pulsante del centro storico è stato al centro di un intervento articolato, voluto dal Questore e finalizzato a garantire la legalità e la sicurezza alimentare. L’obiettivo principale era verificare il rispetto delle norme sulle autorizzazioni alla vendita e sulla tracciabilità di prodotti alimentari. Coinvolta una task force composta da 25 agenti di Polizia e personale specializzato, tra cui forestali, medici dell’Asp e ispettori della Capitaneria di Porto.
Controlli serrati della Polizia
I controlli hanno portato a significativi risultati: 30 persone sono state identificate, di cui 12 già note alle Forze dell’Ordine, e sono state elevate sanzioni per oltre 15.000 euro complessivi. Tra le violazioni riscontrate, la mancanza di tracciabilità di prodotti ittici e ortofrutticoli, il commercio di pescato in zone vietate e irregolarità nei requisiti igienico-sanitari. Oltre a sequestrare 620 chili di prodotti ittici, dichiarati non idonei al consumo umano, le autorità hanno disposto la chiusura immediata di due depositi per gravi carenze strutturali e igieniche.
Un inseguimento e un sequestro eccezionale di frutta e ortaggi
Uno degli episodi più emblematici si è verificato quando un venditore ambulante, alla vista degli agenti, si è dato alla fuga, abbandonando oltre una tonnellata e mezza di frutta e verdura nel cuore del mercato. I prodotti, benché privi di tracciabilità, sono stati giudicati idonei al consumo umano e donati alla Caritas per essere distribuiti ai bisognosi.
Questo sequestro è simbolo di un’operazione che non solo mira a ripristinare la legalità, ma dimostra anche attenzione verso la comunità, trasformando un atto di illegalità in un gesto di solidarietà. La presenza delle forze dell’ordine nel mercato storico di Catania si conferma essenziale per la tutela della salute pubblica e il contrasto a pratiche illecite che minano la fiducia dei consumatori.