Attacco alla base UNIFIL di Shama: il ministro Crosetto chiede un esame approfondito dei rischi
Roma, 23 novembre 2024 – L’eco del conflitto tra Israeliani e Hezbollah si fa sentire anche al di fuori dei confini libanesi, con il recente attacco alla base UNP 2-3 di Shama, nel sud del Libano, che ha suscitato serie preoccupazioni da parte del governo italiano. Due razzi lanciati dal gruppo militante Hezbollah hanno colpito la base italiana, replicando un attacco simile avvenuto solo alcuni giorni prima. Fortunatamente, i membri del contingente italiano hanno riportato solo ferite leggere.
“Condanniamo questo atto di guerra verso i rappresentanti di una missione di pace”, ha dichiarato il Ministro della Difesa, Guido Crosetto, attraverso un post sulla piattaforma X. La frase evidenzia l’intolleranza del governo italiano nei confronti delle aggressioni contro le forze di pace della missione UNIFIL, impegnata nella stabilizzazione della regione.
Il ministro ha sottolineato l’importanza della cooperazione con Israele, affermando: “Il nostro interlocutore in quel territorio è Israele, una nazione democratica”. Crosetto ha insiste che, in quanto custode della sicurezza delle oltre 1000 truppe italiane e delle 10.000 di altre nazioni coinvolte, è fondamentale richiedere supporto dalle Forze di Difesa Israeliane (IDF) per ridurre i combattimenti nelle vicinanze delle basi UNIFIL.
In seguito all’attacco, Crosetto ha chiesto al suo omologo israeliano, il ministro Katz, di effettuare ogni sforzo per proteggere le forze UNIFIL dai razzi. “Le IDF stanno facendo ogni sforzo per proteggere le forze e le postazioni dell’UNIFIL nella regione”, ha riferito Crosetto, citando le rassicurazioni ricevute. Tuttavia, ha anche messo in luce una questione cruciale: “La soluzione a tali incidenti è l’attuazione e l’applicazione della risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite”, che comprende il ritiro di Hezbollah dal sud del Libano e lo smantellamento delle sue infrastrutture militari.
In un passo decisivo, il ministro ha incaricato il rappresentante militare italiano all’ONU di sollecitare un attento esame della situazione sul campo e dei rischi associati. “Chiedo una presa di posizione chiara delle Nazioni Unite affinchĂ© si spendano per allontanare i conflitti dalla basi Unifil”, ha affermato, esprimendo l’urgenza di una risposta internazionale che salvaguardi la missione di pace italiana e dei suoi alleati.
Il messaggio finale di Crosetto è andato anche alle forze armate libanesi, invitandole a utilizzare la propria influenza per garantire la sicurezza delle truppe italiane. Concluse le sue dichiarazioni, il ministro ha lasciato un forte richiamo alla responsabilità condivisa nella ricerca di pace e stabilità nella regione, un obiettivo che appare sempre più difficile da raggiungere nel contesto attuale di tensione e violenza.