L’isola di Capo Passero diventa un resort di lusso per 10 milioni, rabbia Bonelli: “Inaccettabile”
L’isola di Capo Passero, un gioiello naturale al largo delle coste siciliane, è al centro di una controversia che infuria tra sostenitori della tutela ambientale e investitori immobiliari. Un comunicato stampa pubblicato il 24 novembre 2024 ha rivelato l’imminente acquisto della tonnara di Portopalo e dell’isola di Capo Passero da parte della Lio Hospitality Venture 1 Srl, per un importo complessivo di 10 milioni di euro. Un progetto che prevede la costruzione di un resort di lusso ha già sollevato l’indignazione di attivisti e politici.
Secondo quanto riportato dal quotidiano Repubblica, è già stata versata una caparra di un milione di euro per l’accordo preliminare. Tuttavia, all’interno dell’accordo è stata esclusa la storica Fortezza spagnola del 1600, attualmente di proprietà della Regione Siciliana, portando a interrogativi sulla destinazione d’uso dell’area e sull’impatto ambientale di questa operazione.
Il progetto del resort, con camere di lusso, suite, piscine e centri benessere, non è una novità. La sua concezione risale al 2017, ma ha incontrato resistenza fin dall’inizio, con Legambiente e altri gruppi ecologisti che si sono opposti fermamente. La questione si è riproposta nel 2019 e ora con l’arrivo di una nuova società sembra prendere slancio, facendo cadere l’attenzione su un’area da tempo discussa per la sua possibile trasformazione in riserva naturale.
Angelo Bonelli, deputato di Verdi e Sinistra, ha espresso un giudizio severo sul progetto, dichiarando: “L’isola di Capo Passero sta per essere acquistata per trasformarla in un resort a 5 stelle. Questo è inaccettabile”. Bonelli ha anche citato le parole dello scrittore Mario Soldati, che definì l’isolotto come uno dei "luoghi più belli del mondo". Situata all’estremità sud-orientale della Sicilia, Capo Passero è considerata una vera e propria oasi naturale.
Descritto come un’area incontaminata di circa 630.000 metri quadrati, l’isolotto è protetto e ospita un forte storico trasformato in Ecomuseo circa dieci anni fa. “L’obiettivo dell’acquirente è realizzare un resort di lusso, ma questo va contro il piano paesaggistico che prevede l’inedificabilità totale dell’area”, ha aggiunto Bonelli.
Il deputato ha quindi esortato i ministri dell’Ambiente e della Cultura, Pichetto Fratin e Giuli, a intervenire per salvaguardare il patrimonio ambientale e culturale di Capo Passero. “Nel frattempo, presenterò una legge per istituire un’area marina protetta. Non possiamo restare a guardare mentre il nostro patrimonio viene minacciato da speculazioni”, ha concluso Bonelli, lasciando intendere che la battaglia per difendere l’isola è solo all’inizio.
Con l’acquisto della Lio Hospitality Venture 1 Srl e la costruzione di un resort di lusso imminente, l’isola di Capo Passero si trova ora al bivio tra sviluppo turistico e tutela ambientale, in un contesto che rischia di segnare il futuro di questa preziosa area.