Nella città metropolitana di Catania, il Centro antiviolenza Thamaia ha registrato un aumento significativo delle richieste di supporto, passando da una media annuale di 220 nuovi contatti a 280 nel 2024, segnando un incremento del 30%. A livello nazionale, i dati dell’Associazione “D.i.Re. – Donne In Rete contro la violenza” confermano un trend analogo, con un aumento del 14% delle richieste d’aiuto e 21.842 donne che si sono rivolte ai centri della rete.
L’importanza di un ascolto sicuro
Secondo Anna Agosta, presidente dell’Associazione Thamaia, l’aumento delle richieste è attribuibile sia al potenziamento delle ore di apertura del centro sia a una maggiore consapevolezza delle donne. «Questi dati evidenziano come la violenza contro le donne sia un fenomeno che sta emergendo sempre di più. Quando le donne trovano spazi sicuri e non giudicanti, decidono di chiedere aiuto ed escono dal silenzio», ha dichiarato Agosta.
Cambiare prospettiva: da chi subisce a chi agisce
Nel contesto della Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne, celebrata il 25 novembre, emerge con forza la necessità di andare oltre la retorica. L’obiettivo è un cambiamento culturale concreto, che sposti l’attenzione da chi subisce violenza a chi la perpetra. Solo affrontando il problema alla radice sarà possibile invertire la tendenza e promuovere una società più consapevole e giusta.
Specificatamente per Catania: «Tale aumento è certamente dovuto al potenziamento delle ore di apertura del nostro centro – afferma la presidente di Thamaia Anna Agosta – ma anche a una maggiore consapevolezza delle donne. Questi dati ci dicono che la violenza contro le donne è un fenomeno che sta emergendo sempre di più e che, quando le donne trovano uno spazio di ascolto sicuro e non giudicante, chiedono aiuto ed escono dal silenzio».
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