Un pedone 60enne è stato investito da un automobilista intorno alle 18, lungo via Giacomo Matteotti ad Aci Sant’Antonio. L’automobilista, dopo l’impatto, si è allontanato senza prestare soccorso. Allertati tramite il numero d’emergenza 112, i carabinieri della locale stazione si sono recati sul luogo dell’incidente, richiedendo anche l’intervento di un’ambulanza del 118. La vittima è stata trasportata al pronto soccorso di Acireale, dove gli sono state riscontrate ferite guaribili in 30 giorni.
Le indagini e l’identificazione del responsabile
I militari hanno subito avviato le indagini per identificare il pirata della strada, acquisendo le immagini di videosorveglianza presenti nella zona. Grazie all’analisi dei filmati, è stato possibile ricostruire la dinamica dell’incidente: l’auto, un’utilitaria blu, aveva urtato il pedone con il lato destro del veicolo, facendolo cadere sull’asfalto. Tuttavia, i primi video non hanno permesso di identificare il conducente, rendendo necessaria un’ulteriore analisi delle registrazioni delle telecamere dislocate in altre aree del paese.
Seguendo il percorso compiuto dall’auto, i carabinieri sono riusciti a individuare la targa del veicolo. Il proprietario, un 72enne residente ad Aci Sant’Antonio, è stato raggiunto presso la sua abitazione, dove si trovava anche l’auto coinvolta. L’ispezione del mezzo ha confermato ogni sospetto: il faro anteriore destro era danneggiato, così come il cofano e il parabrezza, esattamente nei punti in cui era avvenuto l’impatto.
La confessione del conducente e le accuse
Messo di fronte alle prove, l’uomo ha ammesso di essere passato da via Matteotti, sostenendo di aver udito un rumore ma di non aver compreso cosa fosse accaduto. Tuttavia, le indagini hanno rivelato che, pochi minuti dopo l’incidente, il 72enne era tornato sul luogo del sinistro, percorrendo la strada in direzione opposta. Nonostante avesse visto il pedone steso a terra, non si era fermato per prestare soccorso.
Le conseguenze legali
Il 72enne dovrà ora rispondere delle accuse di “omissione di soccorso” e “lesioni personali in seguito a sinistro stradale”. La sua patente di guida è stata sospesa. Nel frattempo, la vittima è stata dimessa dall’ospedale con una prognosi di 30 giorni.