Sorpresa alle elezioni in Romania: Calin Georgescu, il populista anti-Nato, in testa al voto
Le ultime elezioni presidenziali in Romania hanno riservato non poche sorprese, con il candidato indipendente Calin Georgescu, un populista semi-sconosciuto, che si è posizionato al primo posto, superando anche il favorito della destra estrema. Con il 22% dei voti conteggiati, Georgescu affronterà probabilmente al ballottaggio il primo ministro di centrosinistra, Marcel Ciolacu, che ha ottenuto il 21%.
Aδεινα le elezioni, secondo il Central Election Bureau, circa 9,4 milioni di romeni hanno partecipato al voto, corrispondenti a un’affluenza del 52,4%. Il secondo turno si svolgerà l’8 dicembre, e gli analisti iniziano a interrogarsi sulla rilevanza di questo nuovo leader in un contesto politico complesso.
Calin Georgescu, 62 anni e con un dottorato in pedologia, ha avuto un passato professionale tra cui spicca la sua rappresentanza della Romania nel Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente. Con un messaggio rivolto ai più vulnerabili della società, Georgescu ha definito il voto per lui un gesto di speranza per chi si sente trascurato.
Tuttavia, le posizioni di Georgescu suscitano preoccupazioni. Sebbene manchi di un programma politico dettagliato, ha espresso posizioni radicali, tra cui il sostegno agli agricoltori e l’intenzione di aumentare la produzione interna di energia e cibo. Una delle sue affermazioni più controverse riguarda lo scudo missilistico della NATO a Deveselu, che ha definito una “vergogna della diplomazia”, criticando l’alleanza per la sua inefficacia nella protezione dei membri in caso di attacco russo.
La Romania, che confina con l’Ucraina e ha svolto un ruolo significativo nell’esportazione di grano e nel fornire aiuti militari a Kiev, si trova ora di fronte a una nuova sfida politica. Le affermazioni di Georgescu, unite alla sua retorica anti-NATO, sollevano interrogativi sulle implicazioni per la sicurezza regionale, specialmente in un contesto di crescente tensione con la Russia.
In molti si chiedono se la Russia possa aver influito sul risultato elettorale, con alcuni commentatori che sottolineano i legami preoccupanti tra la retorica di Georgescu e le posizioni russe. Con un panorama politico in continua evoluzione, la Romania si prepara a un ballottaggio che potrebbe riscrivere le regole del gioco nella sua politica interna.