Un minuto di rumore per Giulia: un emozionante tributo alla Camera dei Deputati
Roma, 25 novembre 2024 – Oggi, nell’aula dei Gruppi parlamentari della Camera, è andato in scena un momento di forte impatto emotivo: un minuto di rumore per ricordare Giulia Cecchettin, la giovane tragicamente scomparsa un anno fa. Questo gesto simbolico ha avuto luogo durante l’evento “Tante facce ma è sempre violenza”, organizzato dall’intergruppo dei deputati per le Donne, i Diritti e le Pari opportunitĂ , coordinato da Laura Boldrini, in occasione della Giornata internazionale dell’ONU per l’eliminazione della violenza contro le donne.
La ribellione al silenzio
Il minuto di rumore si è contrapposto al silenzio imposto dal dirigente scolastico del liceo frequentato da Giulia, che aveva negato agli studenti la possibilità di commemorare la compagna in modo simile. Durante il frangente, centinaia di studenti e studentesse hanno battuto le mani e i piedi sugli scranni, creando un fragoroso tributo. In prima fila si trovava Gino Cecchettin, il padre di Giulia, visibilmente commosso mentre il suo dolore veniva espresso attraverso il rumore collettivo, un gesto di lotta e di ricordo.
Le parole di Laura Boldrini
Laura Boldrini, ex presidente della Camera e attuale coordinatrice dell’Intergruppo, ha utilizzato il suo intervento per porre l’accento su un problema di enorme gravitĂ . “Ogni tre giorni viene uccisa una donna in Italia, una piaga sociale che deve essere affrontata con urgenza e determinazione”, ha dichiarato, esortando i giovani presenti a prendere coscienza delle diverse forme di violenza. Boldrini ha distinto tra violenze fisiche, sessuali, psicologiche e digitali, lanciando un chiaro messaggio: “Non state zitte, reagite.” Le sue parole hanno risuonato forti e chiare, incoraggiando le ragazze a non rimanere in silenzio di fronte a situazioni di violenza e molestie.
La ricorrenza di un anno dalla morte di Giulia
L’11 novembre scorso ha segnato un anno dalla morte di Giulia Cecchettin, un evento che ha scosso profondamente l’opinione pubblica. Durante l’evento, Boldrini ha descritto la richiesta dei compagni di scuola di Giulia di osservare un minuto di rumore come un’intenzione nobile, culminata in una forma di espressione riabilitata proprio oggi alla Camera. “Il silenzio annienta e uccide, per questo vi invito a farvi sentire,” ha esortato, sfidando l’idea che il silenzio fosse la strada migliore per commemorare una vita persa in circostanze tragiche.
In un momento in cui l’attenzione su temi di violenza di genere è piĂą che mai necessaria, questo evento è stata una risposta concreta e necessaria, non solo per omaggiare Giulia, ma per lanciare un messaggio chiaro: la violenza in tutte le sue forme deve essere combattuta con forza, e la voce delle nuove generazioni è l’arma piĂą potente.