Il M5s si prepara a un voto bis sorprendente | Conte a rischio dimissioni se non si raggiunge il quorum!

Il M5s torna alle urne: giorni decisivi per il futuro del Movimento

Il Movimento cinque stelle è pronto a ripetere il voto su questioni centrali per la sua riforma interna, con le nuove consultazioni fissate tra il 5 e l’8 dicembre. La richiesta di un voto bis è stata formulata dal co-fondatore Beppe Grillo, in quanto i risultati delle recenti votazioni, avvenute durante l’assemblea costituente Nova, non soddisfano completamente il suo scetticismo e la sua visione strategica.

Nel contesto di una leadership già messa a dura prova, i pentastellati saranno chiamati a esprimersi ancora una volta sulla proposta di eliminazione della figura del Garante, un ruolo creato con Grillo come fulcro. La tensione interna si fa sentire, e le pressioni per influenzare l’esito del voto si stanno intensificando.

L’appello di Toninelli: “Gettate gli smartphone”

Un nome di spicco in questo dibattito è Danilo Toninelli, ex ministro e figura influente nel Movimento. In un’intervista rilasciata a “Un Giorno da Pecora”, ha lanciato un appello provocatorio: “Non votate, gettate il telefonino in quei giorni.” La sua proposta si rivolge agli elettori pentastellati scontenti, invitandoli a non partecipare per ostacolare il raggiungimento del quorum necessario, in modo da minare ulteriormente la posizione di Conte.

La strategia di Toninelli è chiara: se il quorum non viene raggiunto, Giuseppe Conte dovrebbe dimettersi. Dopo una serie di delusioni elettorali, Toninelli sostiene che l’effettivo potere di rappresentanza del leader è ormai in discussione e solo un segnale forte da parte della base potrà portare a un cambiamento significativo.

Le date decisive e il clima di sfida interna

Il clima di ansia e incertezza che si respira all’interno del Movimento è palpabile. Mentre Conte cerca di mantenere il controllo, l’allerta è alta riguardo alla possibilità di conflitti interni tra le varie fazioni, con i sostenitori di Grillo che spingono per un cambio di rotta. "Se si deve perdere anche questa battaglia di impossessamento del Movimento, cosa deve accadere perché uno si dimetta?" si chiede Toninelli, ribadendo così le sue posizioni critiche.

Mentre ci si avvicina al Ponte dell’Immacolata, le scelte e le decisioni che verranno prese in quei giorni saranno determinanti non solo per il futuro di Conte, ma per l’intera strategia politica del M5s. Sabato 7 e domenica 8 dicembre saranno giornate chiave, e la partecipazione della base sarà cruciale per definire il nuovo percorso del Movimento.

In un contesto di rivalità crescente, il destino del M5s sembra dipendere dalla capacità della base di pronunciarsi. Resta da vedere se un appello così controverso come quello di Toninelli avrà un riscontro tra gli elettori. La tensione all’interno del Movimento è palpabile, e il termine della crisi sembra ancora lontano.