
Libano, Netanyahu accetta il cessate il fuoco: “Ora potremo concentrarci sull’Iran”
In un’importante mossa diplomatica, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha annunciato l’accettazione di un accordo di cessate il fuoco con Hezbollah, un’intesa che si preannuncia cruciale per la stabilità della regione. L’annuncio è stato dato al termine di un vertice di sicurezza israeliano e si inserisce nel contesto delle pressioni internazionali, in particolare da parte di Stati Uniti e Francia.
Nel dettaglio, Netanyahu ha dichiarato che il cessate il fuoco permetterà ai cittadini israeliani sfollati di fare ritorno alle proprie abitazioni. Durante un intervento alla televisione nazionale, ha sottolineato anche che Hezbollah ha registrato cambiamenti significativi nella sua capacità operativa. L’intesa si propone di risolvere le tensioni che nelle ultime settimane hanno portato a un aggravamento del conflitto, con Israele che ha risposto a lanci di missili da parte di Hezbollah con raid aerei.
L’accordo di cessate il fuoco prevede l’attuazione della risoluzione 1701 del 2006, che stabilisce il ritiro delle truppe israeliane e di Hezbollah dal sud del Libano. I combattenti di Hezbollah si trasferiranno a nord del fiume Litani, mentre caschi blu delle Nazioni Unite e militari dell’esercito libanese sorveglieranno la zona di confine tra Libano e Israele.
Questo sviluppo avviene in un clima particolarmente teso, segnato da oltre 4.000 morti, per lo più civili, e oltre un milione di sfollati a causa delle ostilità degli ultimi due mesi. Anche il lato israeliano ha subito perdite significative. La speranza è che il cessate il fuoco possa non solo fermare il conflitto, ma anche dare spazio agli aiuti umanitari e alla ricostruzione.
Il via libera di Netanyahu coincide con la conclusione del G7 Esteri tenutosi in Italia, dove il sottosegretario di Stato americano, Antony Blinken, ha dichiarato che “il cessate il fuoco farebbe una grande differenza nel salvare vite in Israele e Libano”. Blinken ha anche assicurato che il governo statunitense continuerĂ a collaborare per il sostegno all’accordo, che sarĂ gestito in coordinamento con una futura amministrazione Trump.
Nella dichiarazione finale del G7, i leader hanno esplicitamente chiamato a un “cessate il fuoco immediato” e alla piena attuazione della risoluzione 1701, sottolineando il ruolo cruciale delle Forze armate libanesi e della missione Unifil nel mantenimento della stabilità nella regione.
Il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani ha aggiunto che l’Italia sarĂ un protagonista nell’implementazione e monitoraggio del cessate il fuoco, insieme agli altri Paesi coinvolti. Le preoccupazioni rimangono alte, soprattutto per il numero crescente di vittime civili e per la devastazione delle infrastrutture essenziali.
In conclusione, l’accettazione del cessate il fuoco da parte di Netanyahu rappresenta una svolta significativa nel conflitto, aprendo la strada alla speranza di una maggiore stabilità nel Libano e alla possibilità di affrontare le minacce più ampie rappresentate dall’Iran nella regione.