Valeria Golino: il suo debutto sul set e la "cagna" di Lina WertmĂĽller
ROMA – Valeria Golino, da icona di Hollywood a regista affermata, ha recentemente svelato alcuni retroscena del suo primo incontro con la regista Lina Wertmüller, ospite del programma “Belve” condotto da Francesca Fagnani. Durante l’intervista, la Golino ha rievocato i momenti del suo debutto nel film "Scherzo del destino in agguato dietro l’angolo come un brigante da strada", un evento che, evidenzia la stessa attrice, non è stato dei migliori.
“NON CAPIVO COSA STAVO FACENDO, ERO SOLO BELLINA” è la confessione della Golino, che non nasconde il suo imbarazzo nei ricordi di quella prima esperienza cinematografica. La Fagnani ha messo in luce le dure parole che la Wertmüller riservò alla giovane attrice, descrivendola come "cagna" e "attrice negata", una situazione che potrebbe sembrare surreale, considerando i successi che la Golino ha ottenuto nel corso della sua carriera.
“Le diceva cagna”, insiste la conduttrice, mentre la Golino, con una risata, minimizza: “E che sarà mai. Ero cagna.” Questo scambio di battute ilare e disinvolto mette in evidenza la capacità della Golino di affrontare con ironia il suo passato, lontano dall’essere perfetto. In un’epoca in cui le critiche sarebbero state considerate inaccettabili, l’attrice ha commentato come quest’atteggiamento fosse comune nel panorama cinematografico di quegli anni.
“Lei era una regista molto tosta, all’epoca si potevano dire e fare delle cose che oggi non sarebbe possibile”, ha aggiunto, rivelando un lato del cinema italiano che, purtroppo, continua a ridursi in seguito all’evoluzione delle norme e delle aspettative professionali. Questo confronto tra passato e presente offre uno spunto di riflessione sulle dinamiche del mondo del cinema e su come siano cambiate nel tempo.
L’intervista ha dipinto un quadro di una Valeria Golino che, pur partendo da un esordio tumultuoso e critiche spietate, è riuscita a costruire una carriera solida e rispettata, non solo come attrice ma anche come regista capace di emozionare e raccontare storie significative.
Con il suo spiritoso racconto, la Golino ha dimostrato che anche le esperienze difficili possono trasformarsi in ricordi piacevoli. Grazie a “Belve” per averci offerto uno sguardo così autentico e sincero sulla vita di una delle più talentuose artiste italiane contemporanee.