Approvato il Decreto Flussi: Le Novità Chiave e le Implicazioni per l’Immigrazione in Italia
Roma, 29 novembre 2024 – Con 152 voti favorevoli, 108 contrari e 4 astenuti, l’Aula della Camera dei Deputati ha approvato il Decreto Flussi, un provvedimento che segna un cambiamento significativo nella gestione dell’immigrazione in Italia. Il testo, che ora passerà al Senato per la conversione in legge entro il 10 dicembre, include 21 articoli che toccano vari aspetti delle politiche migratorie.
Uno dei punti più controversi del decreto è l’elenco dei 19 ‘Paesi sicuri’, che include nazioni come Albania, Algeria, Bangladesh ed Egitto. Questa categorizzazione ha generato tensioni tra il governo e la magistratura, con diversi tribunali che hanno messo in discussione la legittimità dei provvedimenti di trattenimento dei migranti, rinviando la questione alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea.
Un’altra novità rilevante è l’emendamento soprannominato "Musk", il quale trasferisce alle Corti d’appello la competenza sui procedimenti di convalida o proroga del trattenimento dei migranti in cerca di protezione internazionale. Questo cambiamento esautorizza le sezioni specializzate in materia di immigrazione dei tribunali, segnando una possibile ristrutturazione della giustizia in questo ambito.
In un contesto in cui l’immigrazione è sempre oggetto di dibattito, l’approvazione di nuovi requisiti per il ricongiungimento familiare ha sollevato preoccupazioni. Le nuove misure impongono che i richiedenti debbano risiedere in Italia per almeno due anni consecutivi, un incremento rispetto all’anno precedentemente richiesto.
Un altro aspetto fondamentale del decreto riguarda le procedure di identificazione dei migranti, in particolare coloro che sono giunti irregolarmente. L’articolo 12 prevede l’ispezione degli smartphones e altri dispositivi in loro possesso, qualora non cooperassero nell’accertamento della loro identità.
In termini di quote di ingresso, il decreto stabilisce un aumento da 93.550 a 110.000 ingressi di lavoratori stagionali per il 2025 nei settori agricolo e turistico-alberghiero, con un’attenzione particolare riservata all’assistenza familiare e sociosanitaria per le persone con disabilità e anziani.
Particolare attenzione è stata data alle vittime del caporalato. Il Decreto Flussi introduce permessi di soggiorno di sei mesi, rinnovabili, per coloro che sono stati vittime di sfruttamento e intermediazione illecita, un passo significativo nella lotta contro il lavoro nero e le condizioni di sfruttamento.
Infine, il decreto conferisce al Ministro dell’Interno il potere di limitare o vietare l’accesso delle navi delle ONG nel mare territoriale, imponendo sanzioni ai comandanti che non adempiono a tali disposizioni, che possono oscillare da 10.000 a 50.000 euro, con un rischioso fermo amministrativo delle navi.
Con questo nuovo decreto, l’Italia sta dunque delineando il proprio approccio all’immigrazione e alla protezione dei diritti umani, mentre le criticità e le tensioni politiche continuano a fare da sfondo a un tema delicato e complesso, fondamentale per il futuro del paese.