Lavoratrici delle pulizie in piazza con moci e scope | Scopri perché il “salario minimo metropolitano” potrebbe cambiare tutto!

Bologna in fermento: le lavoratrici delle pulizie sfilano per dignità e diritti

BOLOGNA – Questo 29 novembre 2024 resterà impresso nella memoria collettiva della città emiliana. Nel cuore di Bologna, un corteo colorato di moci e scope ha riempito le strade, rappresentando non solo le lavoratrici delle pulizie, ma anche una richiesta di giustizia e dignità. La manifestazione, parte dello sciopero generale organizzato da Adl Cobas e dal collettivo L’una, è partita da piazza Verdi e ha percorso via Petroni, attirando l’attenzione di chiunque si trovasse lungo il cammino.

“I moci sono il simbolo delle contraddizioni di questa città nel 2024”, ha dichiarato un sindacalista di Adl Cobas dal microfono, mentre il corteo si snodava. Le lavoratrici, veri pilastri dei servizi pubblici, hanno sollevato la loro voce per chiedere un "salario minimo metropolitano". Questo concetto va oltre la semplice richiesta di un salario minimo nazionale; è un appello alla realtà di una città che, pur essendo un centro di servizi, non riesce a garantire un compenso dignitoso a chi lavora nei settori più precari.

Le rivendicazioni espresse attraverso gli striscioni hanno toccato temi fondamentali come casa, reddito, dignità, salute, giustizia climatica e l’opposizione agli Centri di Permanenza per il Rimpatrio (Cpr). C’è un forte senso di urgenza in queste richieste, che riflettono un malcontento crescente di fronte a politiche che sembrano ignorare le difficoltà quotidiane di chi lavora nel mondo delle pulizie e degli appalti.

La manifestazione ha visto anche la partecipazione di un gruppo di studenti provenienti dalla facoltà di Scienze Politiche, che hanno recentemente occupato il loro ateneo per protestare contro il Ddl Sicurezza. La sinergia tra lavoratori e studenti evidenzia una mobilitazione più ampia, unita dalla lotta per diritti e giustizia sociale in un’epoca di crescente precarietà.

Il messaggio di questa giornata è chiaro: le lavoratrici delle pulizie, così spesso invisibili nella narrazione urbana, rivendicano il loro posto e i loro diritti, unendo le forze con altri gruppi che condividono le stesse aspirazioni. Seguiremo da vicino l’evoluzione di questa lotta e le risposte che arriveranno da istituzioni e società. Bologna, oggi più che mai, si dimostra un luogo di mobilitazione e di insistenza per un futuro migliore.