Periferie della Regione Siciliana in crisi | Un nuovo piano può realmente salvarle?

Le periferie siciliane rappresentano una priorità per il governo regionale, secondo quanto dichiarato dall’assessore alla Famiglia e alle politiche sociali, Nuccia Albano, durante un incontro organizzato nella parrocchia San Paolo Apostolo di Palermo. L’iniziativa, intitolata "Una società che non cura le periferie è malata", ha visto la partecipazione di figure di spicco, tra cui il ministro per lo Sport e i giovani Andrea Abodi e il sindaco di Palermo Roberto Lagalla.

Abbattimento del disagio giovanile e povertà sociale sono tra gli obiettivi principali del governo Schifani, come evidenziato da Albano. "Dobbiamo avere il coraggio di cambiare radicalmente e lavorare per rilanciare le nostre periferie", ha affermato l’assessore, sottolineando quanto sia importante fornire dignità e prospettive ai cittadini delle aree meno assistite.

La povertà educativa e l’alto tasso di criminalità organizzata sono preoccupazioni costanti in queste zone. “Soltanto prendendoci cura delle nostre periferie possiamo migliorare le nostre città,” ha proseguito Albano, richiamando l’attenzione sull’urgenza di investire in iniziative locali.

Uno dei focus dell’assessore è il potenziamento del ruolo degli oratori siciliani, che devono tornare ad essere punti di riferimento per la comunità. Albano ha descritto gli oratori come "oasi di aggregazione e socializzazione", luoghi dove i ragazzi possano sentirsi accolti e protetti. L’obiettivo è allontanarli dai pericoli della strada e offrirgli un ambiente sicuro e amorevole.

Recentemente, il governo ha stabilito un protocollo d’intesa con il presidente della Conferenza episcopale siciliana. Questo accordo prevede la creazione di un gruppo di lavoro permanente per valorizzare il ruolo sociale della Chiesa, promuovendo “la trasmissione di valori positivi” tra le giovani generazioni.

In questo contesto, l’intervento della Chiesa appare fondamentale. La cooperazione tra istituzioni locali e religiose può essere la chiave per un vero cambiamento sociale nelle periferie siciliane, creando opportunità e migliorando la vita quotidiana dei cittadini. La sfida è ora costruire un futuro migliore per queste aree, colmando il divario di attenzione e risorse che spesso caratterizza le periferie rispetto ai centri urbani.