Lutto nel mondo del basket siciliano: ci ha lasciati Salvo Taormina
Ieri sera è venuta a mancare una delle figure più rappresentative del basket etneo, Salvo Taormina, allenatore ed ex cestista con una carriera lunga e gloriosa. Taormina, scomparso a soli 60 anni, ha lasciato questo mondo dopo una consueta partitella tra amici, segno di quel legame indissolubile che aveva con il gioco del basket.
Nato e cresciuto a Catania, Taormina aveva vestito le maglie delle principali squadre della città, iniziando la sua avventura nel mondo della pallacanestro con il Gad Etna. Il suo esordio in Poule B risale alla stagione 1979-80, segnando l’inizio di un percorso che lo avrebbe visto protagonista nelle categorie superiori. Nel corso degli anni ha giocato con diverse squadre, tra cui Orvieto, Leonardo da Vinci, Comiso, Basket Club Catania, Cus Catania, Lio, Melilli e Alfa, dove ha ricoperto il ruolo di ala grande.
Un atleta poliedrico, Taormina ha conquistato importanti titoli, tra cui la Serie D nel 1987, 1991 e 1995, oltre alla C2 nel 2000. La sua carriera da giocatore si è distinta non solo per i trofei vinti, ma anche per i numeri impressionanti: ha collezionato oltre 7.500 punti in quasi 600 gare ufficiali, diventando così il cestista catanese con il maggior numero di presenze e punti in Serie C di sempre.
Oltre ad essere un grande giocatore, Taormina ha ricoperto con successo anche il ruolo di allenatore. Con l’Alfa ha iniziato la sua carriera da coach, ottenendo successi significativi come assistente di Andrea Bianca nella conquista della Serie C. Negli ultimi anni, ha dedicato il suo tempo ad allenare squadre giovanili, contribuendo così alla crescita delle nuove generazioni di cestisti.
In seguito alla triste notizia, la presidente della FIP Sicilia, Cristina Correnti, e il consiglio direttivo, incluso Davide Santangelo, hanno espresso le loro sentite condoglianze alla famiglia Taormina, riconoscendo il grande contributo che Salvo ha dato al basket siciliano e alla comunità locale.
Il mondo del basket piange una sua vera e propria torre, un esempio di dedizione e passione che ha lasciato un segno indelebile nelle cronache sportive catanesi. La sua memoria vivrà nelle varie generazioni di giocatori e appassionati che hanno avuto il privilegio di conoscere e giocare accanto a lui.