Joe Biden concede la grazia al figlio Hunter, contraddicendo le sue precedenti dichiarazioni
Roma – In un atto che solleva interrogativi e controversie, il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha concesso la grazia a suo figlio Hunter, nonostante avesse in passato affermato che non lo avrebbe fatto. La decisione arriva in un momento cruciale della politica americana, mentre Biden si prepara al passaggio di consegne con Donald Trump, e getta ombre su la sua amministrazione.
Hunter Biden, infatti, rischiava una condanna fino a 25 anni di carcere per reati gravi come il possesso illegale di arma da fuoco e l’evasione fiscale. La grazia presidenziale, annunciata in un comunicato ufficiale, è definita “piena e incondizionata” e copre i reati commessi dal primo gennaio 2014 al primo dicembre 2024. Questo passo ha suscitato immediatamente reazioni contrastanti, con sostenitori che vedono nel gesto una prova di lealtà familiare e detrattori che lo interpretano come una mancanza di integrità.
Nel suo intervento, Biden ha sottolineato di aver sempre mantenuto la parola di non interferire con le indagini del Dipartimento di Giustizia: “Ho visto mio figlio perseguito in modo selettivo e ingiusto,” ha affermato. “Hunter è stato trattato in modo diverso,” ha aggiunto, in riferimento alle pressioni politiche subite dal caso, accusando i suoi oppositori di aver istigato le indagini a fini politici.
Questa decisione sembra segnalare una linea di demarcazione netta tra le responsabilità legali e le dinamiche familiari, un tema che continua a essere al centro del dibattito pubblico negli Stati Uniti. Le dichiarazioni di Biden mettono in luce non solo le sfide personali che affronta come padre, ma anche le complicazioni politiche che emergono quando la vita privata si intreccia con la pubblica.
Il futuro di Hunter Biden continua a essere avvolto da un’atmosfera di incertezze e tensioni politiche. Rimane da vedere come questa scelta influenzerà la percezione del pubblico nei confronti di Biden e della sua amministrazione, così come le implicazioni più ampie per il panorama politico americano al volgere di un anno elettorale.