Don Patriciello: “Io messo in croce dopo lo sgombero a Caivano”
NAPOLI – Don Maurizio Patriciello, il parroco emblematico della lotta contro la camorra nel Parco Verde di Caivano, ha aperto il suo cuore durante un’audizione in Commissione Antimafia, affrontando le recenti critiche e le minacce che ha ricevuto dopo il maxi-sgombero di 36 famiglie avvenuto il 28 novembre. Il prete ha contestato le affermazioni secondo cui avrebbe voluto mantenere chiusa la sua chiesa, sottolineando che le forze dell’ordine hanno presidiato l’area, costringendolo ad assumere precauzioni.
“Sono arrivati 1.200 poliziotti e carabinieri,” ha dichiarato Patriciello, “e io ho dovuto seguire i loro consigli. Se sono stato accusato di tenere la chiesa chiusa, è falso; molti non ne avevano bisogno.”
Il parroco ha descritto gli eventi che hanno preceduto lo sgombero, affermando che la procura di Napoli aveva comunicato che le famiglie avrebbero dovuto lasciare gli appartamenti entro il 7 marzo. “Se loro vanno sotto i ponti, io ci devo andare pure. Fortunatamente il prefetto ha deciso di dialogare e trattare con gli sfollati,” ha aggiunto.
Critiche e Offese
Non sono mancate le polemiche, soprattutto nei confronti di figure pubbliche come il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, e lo scrittore Roberto Saviano. Patriciello ha espresso il suo rifiuto di essere stato preso di mira, affermando: “De Luca mi ha messo alla berlina, dando la possibilità ai camorristi di attaccarmi.” Ha riferito di esser rimasto colpito dalla dichiarazione che lo paragonava a “Pippo Baudo con la frangetta,” dicendo che attacchi simili lo espongono ulteriormente ai rischi della sua attività pastorale.
Una Questione di Parte
Patriciello ha anche criticato il modo in cui alcuni hanno politicizzato il problema degli sfollati. “Come avvoltoi, sono arrivati da destra e da sinistra, trasformando un problema umanitario in una questione politica,” ha denunciato. La presidente della Commissione Antimafia, Chiara Colosimo, ha ribadito il supporto a Patriciello, ricordando le minacce quotidiane che riceve: “Don Maurizio non è solo; tutta la commissione è al suo fianco.”
In risposta a Saviano
Infine, il parroco ha avuto parole per Saviano, che ha definito fallimentare il “modello Caivano.” “Roberto, in 20 anni non sei mai venuto a Caivano,” ha ribadito, “se vuoi bene al tuo popolo, non remare contro.” La risposta di Patriciello ha scatenato un’attenzione sul fatto che la narrazione esterna su Caivano non sempre riflette la realtà complessa che vi si vive.
In un contesto di conflitto tra autoritĂ e bisogno, Don Patriciello si erge come una voce di umanitĂ e giustizia, rappresentando un baluardo contro il pendolo della camorra che continua a minacciare la sua comunitĂ .