Pedemontana: Un Progetto Controverso al Centro del Dibattito a Palermo
Un incontro pubblico svoltosi ieri presso il Migrateatro all’ex Caserma Falletta ha acceso i riflettori sul progetto della Pedemontana, suscitando un acceso dibattito tra istituzioni, cittadini e rappresentanti delle associazioni. L’evento, dal titolo provocatorio “Serve davvero la Pedemontana?”, ha visto la partecipazione del consigliere comunale Francesco Miceli e di diverse figure del panorama politico e ambientalista.
Tra i partecipanti figuravano rappresentanti di organizzazioni come il WWF, Legambiente e la CGIL FILLEA, insieme a consiglieri comunali di vari gruppi e cittadini. La discussione ha messo in evidenza i costi esorbitanti previsti per il progetto, che variano da circa 2,7 miliardi di euro a oltre 3 miliardi, a seconda delle diverse alternative considerando sia le implicazioni economiche che quelle ambientali.
Gli interventi durante l’incontro hanno criticato non solo la sostenibilità della Pedemontana, ma anche le ripercussioni ambientali. È emerso il timore che questo progetto possa danneggiare le riserve idriche essenziali per l’area metropolitana di Palermo, oltre a compromettere il fragile equilibrio ecologico della regione. I relatori hanno sottolineato l’importanza di orientarsi verso un modello di mobilità integrata, evidenziando piani già in corso come il completamento delle linee tramviarie e del Passante ferroviario, e proponendo una riduzione progressiva del trasporto privato.
Un punto chiave emerso dal dibattito è stata la mancanza di coinvolgimento del Consiglio comunale nel processo decisionale riguardante la Pedemontana. I partecipanti hanno messo in discussione la necessità di un’istanza più forte da parte dell’amministrazione per garantire che le decisioni sul progetto siano coerenti con il Piano di Assetto Idrogeologico e con le strategie di sviluppo sostenibile della città.
La discussione ha rivelato un dissenso generale nei confronti di un’opera considerata simbolo di un’epoca passata, caratterizzata da scelte infrastrutturali dannose per l’ambiente. La volontà collettiva emersa durante l’incontro ha puntato a costruire un “luogo immateriale permanente” di scambio di informazioni tra vari attori, per affrontare le sfide della mobilità e promuovere pratiche politiche partecipative.
Concludendo l’incontro, è emersa una richiesta unanime di dare continuità a questa discussione, trasformandola in un processo partecipativo che possa aiutare a definire future politiche urbane più sostenibili. Questo segnale di impegno civico indica un percorso che potrebbe disegnare un futuro differente per la mobilità nella città di Palermo.