Truffa da un milione al mese agli anziani | Perché nessuno si è mai accorto di questa organizzazione criminale?

Truffe agli anziani: smascherata un’organizzazione criminale che operava in tutta Italia

NAPOLI – Un’organizzazione criminale, composta da quindici individui residenti nella zona nord di Napoli, è stata smantellata dai carabinieri della compagnia di Caivano dopo un’indagine che ha rivelato un giro d’affari strabiliante: circa un milione di euro al mese. Le denunce riguardano truffe perpetrate principalmente ai danni di persone anziane in diverse città italiane, tra cui Milano, Pesaro e Salerno.

Durante una conferenza stampa tenutasi presso la Procura di Napoli Nord, la procuratrice Maria Antonietta Troncone ha raccontato i dettagli di un’operazione che ha portato all’arresto di otto persone, mentre altre quattro sono state poste agli arresti domiciliari e tre hanno ricevuto l’obbligo di dimora. Gli indagati sono accusati di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di rapine, estorsioni e truffe.

Le indagini hanno svelato una rete di truffatori che si estendeva ben oltre i confini campani. “La struttura è organizzata e verticistica”, ha spiegato Troncone, mettendo in luce come il gruppo si avvalesse anche di minori per eseguire le truffe, in un contesto in cui l’utilizzo di ‘trasfertisti’ consentiva di raggiungere le vittime in varie località del Paese.

Tecniche di inganno e manipolazione: come operavano i truffatori

Le vittime venivano contattate telefonicamente da truffatori che si spacciavano per familiari o, in alcuni casi, per membri delle forze dell’ordine. Fingendosi figli o nipoti, affermavano che era necessario versare una somma di denaro per evitare l’arresto di un familiare. Un caso particolarmente inquietante riporta di un finto dipendente di un ufficio postale che ha costretto una donna a consegnare i suoi gioielli in cambio di una minaccia di denuncia penale.

Durante la conferenza stampa, sono state mostrate le intercettazioni delle telefonate: “Mi dispiace per suo nipote, ma il contratto firmato prevede una clausola che, in caso di mancato pagamento, comporta una denuncia”, diceva il truffatore, mentre la vittima, visibilmente angosciata, accettava di cedere preziosi per non incorrere in ulteriori problemi legali.

“Un fenomeno grave e odioso”

La procuratrice Troncone ha descritto le truffe come un “fenomeno grave e odioso” che colpisce persone vulnerabili e fragili, offendendo non solo il loro portafoglio ma anche la loro dignità. “Questo fenomeno è stato sottovalutato”, ha affermato, sottolineando che spesso si ritiene che le truffe siano commesse da individui “artigianali”, conosciuti dalle vittime.

“Oggi sappiamo che si tratta di una rete ben organizzata che opera su scala nazionale”, ha aggiunto. Le intercettazioni dimostrano un totale disprezzo per le vittime, con alcuni anziani che hanno subito non solo truffe, ma anche violenze.

Verso una legislazione più severa

Troncone ha infine richiesto un “presidio legislativo più adeguato” per affrontare un fenomeno tanto insidioso. Il sistema attuale, che prevede pene da uno a cinque anni per la truffa senza possibilità di intercettazioni, ha rivelato le sue inefficienze nel proteggere le persone più vulnerabili, di fronte a un’attività criminale organizzata e pericolosa.

Con questa operazione, le forze dell’ordine intendono lanciare un chiaro messaggio: la lotta contro le truffe agli anziani è una priorità e, con essa, la protezione delle categorie più fragili della nostra società.