Inizia il trasferimento d’acqua dalla diga Gammauta al lago Castello per contrastare la siccità in Sicilia
Con una decisione cruciale per la gestione delle risorse idriche nell’isola, è cominciato questa mattina il trasferimento dell’acqua dalla diga Gammauta, situata nel Palermitano, al lago Castello, in provincia di Agrigento. Questa operazione giunge in un momento di grave crisi idrica, accentuata dalla siccità che ha colpito diverse aree della Sicilia.
Grazie al raggiungimento di un volume idrico di 170 mila metri cubi, le infrastrutture tecniche sono state attivate per consentire un flusso iniziale di 100 litri al secondo, con un incremento previsto fino a 350 litri al secondo. Questo intervento è stato disposto tramite un’ordinanza del Commissario per l’emergenza idrica in agricoltura e zootecnia, Dario Cartabellotta, il quale ha firmato la lettera esecutiva del provvedimento.
Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha dichiarato: «Il governo sta mettendo in pratica ogni misura necessaria per affrontare questa crisi. Stiamo utilizzando tutte le risorse disponibili e collaborando strettamente con tutti gli enti coinvolti per garantire un approvvigionamento idrico adeguato e sostenibile». Schifani ha sottolineato l’importanza della collaborazione tra le istituzioni e la comunità locale, con l’obiettivo di proteggere le infrastrutture agricole e le attività produttive in un periodo particolarmente difficile.
Per garantire un monitoraggio efficace del trasferimento, è stato istituito un comitato di supervisione composto da rappresentanti dell’Autorità di bacino del distretto idrografico siciliano, dei dipartimenti regionali dell’Agricoltura e dell’Acqua e dei rifiuti, del Consorzio di bonifica di Agrigento e dei comuni di Ribera e Bivona. Significativa è anche la partecipazione di Enel, proprietaria della diga, che ha deciso di sospendere la produzione di energia idroelettrica fino a maggio dell’anno prossimo come misura di emergenza.
In questo contesto, le autorità locali sperano che il trasferimento dell’acqua possa garantire un adeguato approvvigionamento per uso sia irriguo che potabile, contribuendo a mitigare gli effetti di una siccità che continua a pesare sulle attività agricole dell’isola. La risposta della comunità e la sinergia tra le istituzioni saranno fondamentali per affrontare questa sfida e garantire un futuro sostenibile alle risorse idriche siciliane.